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martedì 18 ottobre 2016

[SPOILER] Commento ultra-miagolante al Quarto Atto di "Harry Potter e la Maledizione dell'Erede", con voto

Harry Potter e la Maledizione dell'Erede, Seconda Parte, Quarto Atto
Se vi siete persi le prime tre puntate, le trovate qui:
  1. Commento miagolante al Primo Atto di "Harry Potter e La Maledizione dell'Erede"
  2. Commento ri-miagolante al Secondo Atto di "Harry Potter e la Maledizione dell'Erede"
  3. Commento stra-miagolante al Terzo Atto di "Harry Potter e la Maledizione dell'Erede"
Quella di oggi è l'ultima parte, e ne siamo contenti così potremo chiuderlo e dimenticarlo.
La parola allo Stregatto!

Care Miagolose Amiche e Miagolanti Amici,

apriamo il commento felino al Quarto e (vivaddio) ultimo Atto con l'ennesima frase di Silente, che dall'alto del suo quadro, non smette di essere il jukebox magico delle proprie citazioni: «In ogni luccicante momento di felicità è nascosta questa goccia di veleno: la consapevolezza che il dolore tornerà. Sii sincero con le persone che ami, mostra il tuo dolore» (pagina 287).
Ora, se è vero, come dice Silente, che soffrire è altrettanto umano che respirare, leggendo questo ottavo libro e confrontandolo con l'impegno della scrittrice profuso nella saga precedente, noi abbiamo un pochino sofferto, si.
In effetti, quei luccicanti momenti di felicità che hanno addolcito la nostra lettura, nascondevano veramente un balorda goccia di veleno: la "sensazione" che la Rowling abbia delegato parecchio, nella stesura dell'opera da lei firmata, ai suoi amici Jack Thorne e John Tiffany (ma chi li ha sciolti questi due?).

Passi il fatto che questa nuova storia di Harry Potter sia stata sacrificata sull'altare di una sceneggiatura per il teatro, ma il modo sciatto e distratto con cui sono stati pennellati alcuni personaggi principali della saga (soprattutto Ron e Hermione), ci lascia un po' perplessi.
Del resto, essendo in crisi d'astinenza da anni, dare questo "libro" in pasto ai noi appassionati di Harry Potter, è stato come lanciare un osso con un filo di carne nella fossa di leoni affamati.
A caldo, dopo tutti i gialli scritti dalla Rowling, Harry Potter e la Maledizione dell'Erede non poteva che essere accolto con benevolenza.
Tuttavia i conti con il passato non li fa solo Harry Potter, ma anche la Rowling. Se non vuole scrivere più romanzi di Harry Potter, ma solo firmare sceneggiature, ce ne faremo una miagolante ragione, ma non possiamo dimenticare che la vecchia saga era un'altra cosa, e questa nuova storia la sfiora appena con qualche battuta azzeccata e qualche contentino per gli ultrà di Severus Piton, come me.
Scusate lo sfogo, ma seguo l'insegnamento di Silente, e vi mostro il mio piccolo dolore nel vedere tante di quelle incongruenze magiche rattoppate alla meno peggio (per esempio i tempi della Pozione Polisucco), la minimizzazione delle personalità dei personaggi principali, una trama così debole che ha bisogno di una flebo del San Mungo, una figlia di Voldemort che sembra quasi tener testa al navigato Harry e poi viene sconfitta in quattro e quattro nove, e infine la tintura di Demiguise (ma povera bestiola!).
Se poi il libro è piaciuto, meglio così.
Anche Piton, vedendo la soddisfazione degli studenti per le precedenti scelte degli insegnanti di Difesa contro le Arti Oscure, sibila alla classe: "Vi accontentate di poco".
Ma il conto corrente della Rowling e dei suoi amici non si è accontentato, quindi è anche giusto miagolare criticamente, ma sempre in modo costruttivo per il futuro.
Insomma, il messaggio miagolante che vorrei lanciare alla Rowling è questo:
"Cara J.K.,
tu puoi scrivere gialli, fare sceneggiature per il cinema e il teatro, e quanto altro ti viene in mente, ma quando metti le mani e la testa sulla saga di Harry Potter, Patrimonio dell'Umanità e della Felinità, fallo con l'impegno che ti ha sempre contraddistinta, altrimenti lascia perdere. E soprattutto, non ti fidare di cervelli altrui che non conoscono la saga e possono scrivere sciocchezze e combinare casini inenarrabili.
Grazie".
E adesso andiamo oltre e vediamo le altre curiosità o incongruenze che ci offre il quarto atto.

Cominciamo con una frase di Draco che ci spezza il cuore: «A mio padre piaceva possedere cose... Non l'avrebbe mai usata...» (pagina 290).
Beh, avrete notato che Draco parla di Lucius al passato, come se suo padre fosse morto. Nel libro non si hanno notizie né di lui né di Narcissa.
Tuttavia, la conferma della morte di Lucius Malfoy non la rintracciamo in nessun'altra fonte, e quindi potrebbe anche essere un problema di 'tempi verbali' che non comprendiamo.
State a vedere che Thorne e il suo degno compare, ci hanno fatto morire Lucius per esigenze teatrali! ...Voi che ne miagolate?
Vecchio Lucius se ci sei batti un colpo, e toccati per scaramanzia le parti più nascoste e oscure, già che ci sei.

Una nota positiva ci saltella incontro, proveniente dalla nuova amicizia che sembra consolidarsi tra Harry e Draco. Cosa non succede quando Grifondoro e Serpeverde cooperano! Una combinazione imbattibile.
Ci fa piacere. Ci fa felici. E la goccia di veleno dov'è?
Eccola ...Draco si lamenta che la Famiglia dei Potter è una maledizione per la sua, ma il prototipo della GiraTempo, lo strumento che ha dato origine a tutti i guai di Albus Severus e Scorpius, l'ha commissionata suo padre, ghghghgh! A proposito, maremma stregattus! Tutti i nomi che finiscono in -us! Latinismi curiosi, ma non troppo.

N.d.Eileen: Mi permetto di fare una nuova critica alla trama, se così vogliamo chiamarla. Come nel caso di Severus nel Terzo Atto, siamo di nuovo di fronte a un "intervento da parte di un'entità superiore".
Delphi ha distrutto la GiraTempo, Albus e Scorpius sono bloccati nel tempo con lei, Harry è nel presente a farsi riempire la testa di frasi melense da Silente, tutti gli altri personaggi non hanno un'idea valida. Come uscire dal pantano?
Soluzione dall'esterno! Ficchiamo in mano a Draco una nuova GiraTempo, con la scusa del collezionista Lucius. Poco importa se tutti invocavano un mezzo per raggiungere i viaggiatori nel tempo ormai da ore (o giorni?), io che sono Draco vi ignoro finché mi pare, mentre vi insulto tutti perché rivoglio mio figlio ad ogni costo. Ma, ehi, non al punto di darvi subito la soluzione, prima vi faccio penare un po'! ;-)

Dopo la lieta novella del connubio tra Draco e Harry, ritroviamo anche altre tenerezze tra Albus e Scorpius.
Scorpius: «Ci nascondiamo in buco?»
Albus: «Per quanto sia allettante la prospettiva di stare nascosto con te in un buco per i prossimi quarant'anni, ci troveranno».
Ricordate come parlavano fra loro gli adolescenti Harry, Ron e Hermione? O almeno con quale stile scriveva la Rowling i loro dialoghi? Vi sembrano scritti da lei?
Miagolato fra noi, Albus e Scorpius parlano fra loro, magari scherzano, ironizzano la loro situazione per sdrammatizzarla, ma sembrano usare un linguaggio confacente a due uomini trentenni maturi, anche più dei loro genitori. Si tratta, forse, di altre generazioni di ragazzi più maturi?
Senza indagare ulteriori buchi, zampettiamo oltre e iniziamo a commentare il viaggio nel tempo della nuova squadra di streghe e maghi.

N.d.Eileen: altolà, dimentichi altri non-sense!
Albus e Scorpius devono trovare un modo per comunicare col futuro, e mi sembra anche che per una volta Albus abbia avuto una buona idea, grazie al sostegno delle enciclopediche conoscenze di Scorpius. Solo che non hanno l'occorrente per fare nulla: strumenti per pozioni, ingredienti rari, bacchette, solo per citarne alcuni.
Anche questo si supera con estrema facilità: pare infatti che Bathilda Bath, vicina di casa dei Potter, sia una grande collezionista di ingredienti esotici e rarissimi (potremmo anche crederci), che lasci sempre la porta di casa aperta (con gli ingredienti costosi sparsi per la casa? Strano), che non sia mai in casa, al punto da poterci entrare a proprio piacimento in qualunque momento e preparare i propri intrugli in tutta comodità (qualcuno mi spieghi a che serve la Farmacia a Diagon Alley) e inoltre, udite udite, nei vasi ornamentali in salotto non tiene fiori secchi ma BACCHETTE, ad uso e consumo di ogni bisognoso mago o strega! Ad averlo saputo prima, non spendevo 7 galeoni da Olivander! E' tutto semplice in modo disarmante.

Non stiamo poi a parlare dell'Incanto Fidelius. Avete presente? Il Custode Segreto, il segreto nascosto nella persona... beh, sembra che questa potente e complicata protezione non abbia validità alcuna in questo racconto. Albus e Scorpius, pur non essendo mai stati a Godric's Hollow nella loro realtà, vedono la casa dei Potter e i loro abitanti senza alcun problema. Come vi sembra?
E va bene, inventiamo noi una soluzione facile facile: siccome nel presente dal quale provengono questi due l'Incanto Fidelius è infranto, per loro la protezione non vale, e possono vedere tutto senza alcun problema. Possono anche avvicinare un bambino a spasso in passeggino con la mamma (ma i Potter non erano relegati in casa?) e scrivere sulla sua copertina frasi sconnesse con una pozione; o forse hanno rubato la copertina, ci hanno scritto su, l'hanno ridata ai Potter... no, ci rinuncio.
Sento stridere le mie stesse unghie sugli specchi, fate voi.

Prima di partire, però, Ron è subito messo a cuccia da Hermione, la Ministra So-tutto-io, prima che il marito scateni un inopportuno duello con Draco e la sua coda di cavallo.
Archiviato il povero Ron come una pratica del Ministero, inizia l'avventura!
Quindi, tutti sul Campanile della Chiesa di Saint Jerome o Girolamo, nella Godric's Hallow del 1981 ad aspettare i comodi di Delphi.
In ogni situazione, le donne e le Stregatte si fanno sempre attendere, ghghghghghgh!!!
E questa è l'occasione per approfondire i concetto di "amore generale" e "amore specifico".
L'occasione è un dialogo tra marito e moglie riguardo la natura del sentimento d'amore per il loro figlio Albus Severus.

Harry: «Farei qualsiasi cosa per lui»
Ginny: «Harry, tu faresti qualsiasi cosa per chiunque. Eri contento di sacrificarti per il mondo. Albus ha bisogno di sentire un amore specifico...».

Finalmente, Harry capisce dove ha fallito come genitore.
La filantropia è una bel sentimento e un meraviglioso atteggiamento, ma un figlio richiede un sentimento ben diverso, e più intenso rispetto quello che si può concedere al proprio vicino di casa, anche qualora ti suoni alla porta regalandoti salsicce grigliate.
E anche noi vorremmo un amore più specifico da parte della Rowling, dal momento che abbiamo un sentimento d'amore generale, o perlomeno un atteggiamento filantropico, verso il suo conto corrente.
Perfino Voldemort ama Harry di un amore specifico, dal momento che per lanciarli un Avada Kedavra, aveva aspettato che avesse un anno e tre mesi, ghghghghgh!!!
Scherzi miagolanti a parte, sarebbe curioso calcolare quanto tempo era intercorso tra il momento in cui Severus Piton aveva riferito la parte della profezia di Sibilla a Voldemort e la visita dello stesso Signore Oscuro a casa Potter.
Probabilmente, quando ti si allaga il bagno dei Prefetti e stai per affogare, l'Elfo idraulico ci mette leggermente di più!

Abbiamo appena finito di miagolare delle capacità genitoriali di Harry, sicuramente migliorabili, che ci ritroviamo a valutare di nuovo le sue capacità di mago.
Deve essere lui a trasfigurarsi in Voldemort, perché lui parla ancora il Serpentese. Il Serpentese?
Ma se Harry Potter non è più l'Horcrux inconsapevole creato dall'Oscuro Signore, la fonte della sua connessione con lui, ma anche la fonte dei suoi poteri, come fa a parlare ancora il Serpentese?!
Vi prego di non miagolarci che qualche traccia o residuo di Magia Oscura oleosa è rimasto addosso al ragazzo e non viene via, come le macchie di ragù della nonna, altrimenti dovremo chiamare la Ditta Magica dei rifiuti urbani per far portare via Harry, in qualità di rifiuto speciale da smaltire.
Tra l'altro, va detto che Harry non ha mai avuto dei sogni premonitori nei sette anni in cui lo abbiamo seguito passo passo: i sogni particolari che faceva erano in realtà dei veri e propri squarci sulla mente di Voldemort, sempre dovuti al frammento di anima del suddetto. Se poi con gli anni ha sviluppato una sorta di "Coomanite cronica", non ci è dato sapere; di certo la sua vecchia insegnante di Divinazione sarà fiera di lui dopo aver letto la Maledizione dell'Erede.
Insomma, chiamatele come volete, incogruenze o forzature, ma questo libro assomiglia ai pantaloni di Mungundus, rattoppati sul cavallo.
Comunque, vogliamo bene alla Rowling, e ce ne facciamo una ragione (a questo punto, una serie di ragioni).

Terminata la trasfigurazione di Harry in Voldemort, ecco il commento tecnico di Ron che ci fa capire come sotto i panni del futuro pensionato, c'è ancora un guerriero e un marito: «Porca vacca».
Quanto sforzi avranno fatto per concepire questa battuta in stile Ron? E pensare che io e Eileen ci arrovelliamo il cervello per trovare qualcosa di originale per la nostra Fanfiction felina della Casa Violafucsia!
Ma miagolo io! ...Con tutti gli animali fantastici a disposizione, dovevano selezionare proprio una vacca? Un porca manticora? Una maremma purvincola? ...Oppure una più sofisticata... accidenti a quella Lethifold di mia suocera? Voto alla fantasia: sei meno meno miao (se non è questo amore specifico!).

Poi la rivelazione che tutti aspettavamo [N.d.Eileen: si odono le angoscianti note del primo movimento della Sinfonia n.5 di Beethoven, il destino bussa alla porta!]:
Delphi è la figlia di Voldemort e Bellatrix, nata a Villa Malfoy poco prima della Battaglia di Hogwarts
(Qualcosa ci dice che il Molliccio di Rodolphus Lestrange è un bel cervo con pregevole palco). Voldemort, che ricercava morbosamente l'immortalità per sé stesso, ha pensato di avere un erede, e per farlo ha scelto Bellatrix, la quale era caduta in disgrazia con tutti i Malfoy a causa dell'insuccesso nella Battaglia dell'Ufficio Misteri. Questa cosa si commenta da sé.
Anzi, la commentiamo con un artwork di autore sconosciuto, inviatoci da Sara Leviosa:

Concepire Delphi

Non vediamo come possa essere andata altrimenti. Non vogliamo proprio pensarci!
Tuttavia la vita è ingiusta, e dobbiamo pensarci, perché c'è un'altra ipotesi che ben si adatterebbe al personaggio di Voldemort.
Ricordiamoci che sin da piccolo, Tom Riddle ha sempre cercato di possedere oggetti che non erano suoi (naturalmente, anche le persone sono oggetti da utilizzare, nella sua considerazione).
Pensiamo agli oggetti rubati ai bambini dell'orfanotrofio, alla Coppa di Tassorosso e al Medaglione di Serpeverde sottratti in modo sanguinario, alla bacchetta di Lucius "presa in prestito", ed ovviamente anche a una donna sposata come Bellatrix (un onore per Rodolphus? Pare di si).
Premesso ciò, la nostra tesi è che il Signore Oscuro desiderasse solo soddisfare semplicemente le sue brame sessuali con la sua più fedele e bella Mangiamorte. Fin qui, niente di nuovo. In fondo, supponeva erroneamente che anche Piton gli avesse chiesto di risparmiare Lily per per puro desiderio sessuale: il sentimento, si sa, è materia sconosciuta per uno come lui.
Noi non possiamo certamente pensare che abbia copulato (il pensiero è semplicemente rivoltante, ma tant'è) con Bellatrix per mettere volontariamente al mondo un erede che avrebbe potuto ucciderlo in seguito, come insegna la storia dei Tre Fratelli e dei Doni della Morte.
Altrimenti che senso avrebbe avuto ricercare l'immortalità?
E' quindi presumibile che Voldemort non avesse la benché minima idea di aver messo al mondo una figlia, perché non gli passava nemmeno per l'anticamera del serpentesco cervello.
Insomma, anche se tutto ciò è poco romantico, e miagoliamo di bacchette diverse da quella di Sambuco, al fine di raddrizzare la trama (ho zampascritto la trama, eh!), dobbiamo necessariamente ipotizzare che Delphi è la figlia probabilmente indesiderata e certamente sconosciuta a Voldemort.
Non a caso, l'idea di trasfigurare Harry in Voldemort toglie le castagne dall'Ardemonio.
Infatti, se Delphi avesse conosciuto il suo vero padre, molto probabilmente Voldemort avrebbe ricevuto un'informazione preziosissima per vincere la sua guerra magica. Però Delphi non sarebbe finita ad Azkaban, ma sotto un metro di terra con tanti ringraziamenti del suo amorevole genitore.

Passiamo a una frase malandrina da Casanova di Harry/Voldemort ci mette un po' in subbuglio (si è decisamente innalzata l'età minima del lettore tipo con questo racconto).
Un effetto della Trasfigurazione?
«Conosco Bellatrix. E c'è qualche somiglianza nel volto... Anche se non hai ereditato la sua parte migliore...».

Ecco una domanda a cui può rispondere solo una persona che ha assistito allo spettacolo teatrale: "Che cosa guardava l'attore quando ha pronunciato quest'ultima frase? ...Dove si erano fissati i suoi occhi?"
A pensar male si commette peccato, ma volte, ci si indovina, ghghghgh!
Possiamo solo miagolarvi che ciò che ha pensato Ginny: "Se non lo ammazza Delphi, lo ammazzo io!". Peccato non aver assistito alla scena.
Quale sarà la parte migliore di Bellatrix? Miagolateci la vostra opinione.
La sconfitta di Delphi era nell'aria, non fosse altro che per l'inferiorità numerica, ma andando ad Azkaban da diciannovenne, potremmo aspettarci un'altra evasione da Animagus Augurey e vederla volare via, a cercare un'altra Girapal... pardon! GiraTempo!
Comunque, un altro modo per riportare in vita Voldemort lo possiamo trovare sempre.
Infatti, sappiamo ancora poco o nulla sull'Arco di Pietra dal velo nero dell'Ufficio Misteri.
Sarà questa la scusa per un altro spettacolo teatrale?
Magari, crescendo, Delphi erediterà la parte migliore della mamma, ghghghghgh!!! ...Gli occhi, ovviamente.

Quando tutto a Hogwarts è tornato alla normale quotidianità scolastica, ecco la dichiarazione d'amore specifico che non ti aspetti, quella di Scorpius per Rose, seguita da una massima pronunciabile da uno spasimante ultraottantenne: «La pietà è un inizio, amico mio, la pietra angolare sulla quale costruire un palazzo: un palazzo d'amore».
Non è forse questa frase, la premessa pietistica che ci ha permesso di miagolare a denti stretti, una volta finita la prima lettura di questo libro le seguenti miagolante parole: "Tutto sommato, carino questo libro!".
Per poi rivisitare e modificare la propria opinione alla fine della seconda lettura, con pensieri del tipo: "Spetta un minuto, miao! Sono stato troppo entusiasta (come Harry, Ron e Hermione quando hanno colpito Piton con gli Expelliarmus nel Prigioniero di Azkaban) ".
E ti affretti a vedere se sulla copertina c'è scritto J.K. Rowling, prima di picchiare il libraio che te l'ha venduto.
Della terza lettura non miagoliamone proprio ...ha qualcosa di perverso e masochistico, ma chi era distratto nelle prime due letture potrebbe giustificare se stesso pensando: "Potrei nominare mia nonna novantenne Custode Segreto del libro con un Incanto Fidelius, e così, lo seppellisco in camera mia e non lo troverà mai nessuno".
Restiamo, invece, in attesa di un nuovo ragazzo sopravvissuto che ha letto il libro per la quarta volta, con o senza cicatrici sulla fronte. Al momento non ci sono notizie.
In verità, la pietà è un inizio, ma la fine è già scritta, ghghghghgh!!! Ma povero Scorpius, una Rose così non se la merita proprio!

Siamo alla conclusione.
Dopo una breve e curiosa disputa sui piccioni, Harry e Albus salgono insieme sulla collina dove è sepolto Cedric, e dove il padre deve affrontare anche le aspirazioni sconosciute del figlio: dedicarsi alle gare di piccioni, appunto. Muahahahahahahahahahah!!!
Perlomeno padre e figlio hanno iniziato a rompere il ghiaccio e dialogare.
E quale argomento migliore del meteo, per cominciare, se non quello sui piccioni, sporchi, beccacciuti, nonché creature cattive (cattive? Boh! ...Per un momento ho creduto che miagolasse di Dissennatori con il becco, ghghghghggh!!! ...E ho pensato: "Ci siamo giocati Harry Potter!").
Poi, per fortuna, la comunicazione sale di livello, e dinanzi alla tomba di Cedric Diggory parlano anche dei grandi eroi della nostra saga, come i leggendari Severus Piton e Albus Silente (Grazie Jack Thorne, grazie John Tiffany, siamo commossi ...Una domanda per loro: "Avete mai pensato, anche per un solo istante, di utilizzare piccioni vivi durante gli spettacoli teatrali? No? Solo gufi, sicuri? Peccato, poteva essere interessante").

Così, alla fine, ma proprio alla fine, viene messa in bocca a Harry Potter una perla di saggezza (e qui si vede la mano della Rowling, che sul finire della stesura della sceneggiatura, è stata chiamata al telefono da quei due disperati, per un consiglio su come concludere in pompa magna):
Albus: «Erano uomini buoni».
Harry: «Erano grandi uomini, con enormi difetti, e sai una cosa? Quei difetti li hanno resi ancora più grandi».
Questa citazione è valida anche per le grandi donne, come la nostra specificatamente amata J.K. Rowling.
L'unica cosa che possiamo miagolare alla fine, è che "domani", con Newt Scamander, sarà un altro grande giorno. Per nostra fortuna. Si spera.

BONUS DI EILEENHo preso annotazioni leggendo il copione, e volevo sottoporvi questa lista di "idee riciclate", che dovevano tenere in piedi la storia. Fatevi una vostra opinione:
  1. GiraTempo, argomento ritenuto pericolosamente complesso dalla Rowling per la saga originale, ma ripescate in grande stile. Riteniamo che il tema sia stato sfruttato in modo semplicistico ed elementare, senza soffermarcisi troppo;
  2. Pozione Polisucco;
  3. Irruzione al Ministero della Magia sotto effetto della Polisucco;
  4. Enigmi di logica: le sciarade della libreria ricordano da vicino quella di Piton per raggiungere la Pietra Filosofale. Inoltre, la stessa libreria tende a comportarsi come il Tranello del Diavolo (ancora Pietra Filosofale). Hermione aveva superato questi ostacoli senza fatica a 12 anni, possibile che non sia stata in grado di pensare a niente di più complesso dopo 20 anni?
  5. Sovrabbondanza di Metropolvere ed accessi irregolari a Hogwarts;
  6. Astruse profezie dei centauri;
  7. Mappa del Malandrino, anche se usata impropriamente;
  8. Duello tra Harry e Draco, fa sempre macho;
  9. Bagno di Mirtilla Malcontenta, a cui chiedono aiuto per la seconda prova (per la quale lei aveva aiutato anche Harry, senza di lei il Tremaghi era insormontabile);
  10. Algabranchia, di nuovo per la seconda prova. Ne hanno scorte notevoli;
  11. Dolores Umbridge preside/aguzzina di Hogwarts;
  12. Piton che risolve problemi e sacrifica la pellaccia per i Potter, a patto ovviamente che siano discendenti di Lily;
  13. Patronus e Dissennatori;
  14. una profezia che coinvolge Voldemort, per dare quel pizzico di angoscia.
Ovviamente sono quelli che ho individuato io. Adesso, io e lo Stregatto abbiamo votato il racconto/copione e questo è il verdetto:
Voto complessivo 5 su 10, e siamo di manica larga.
Si potevano inserire meno eventi raffazzonati e utili solo all'effetto nostalgia e lavorare più sulla sfera emotiva dei personaggi, che aveva potenzialità sfruttate molto poco, anzi è stata talmente tralasciata da renderli caricaturali. Il tutto evitando di dover strappare lacrime a tutti i costi con le solite formule, che sono sì collaudate, ma riproposte con evidenti forzature tali da farle divenire vagamente noiose:
  • l'amore perduto di Severus per Lily, con tanto di cerva/Patronus dai grandi occhi lacrimosi e tutto il resto del vecchio repertorio;
  • la giovane coppia innamorata che rinuncia al proprio amore e si sacrifica per un mondo migliore (una volta erano Remus e Tonks, ora ci sono gli alternativi Ron e Hermione);
  • i sensi di colpa per Cedric che hanno già governato la fine del Calice di Fuoco e tutto l'Ordine della Fenice, con tanto di mistero sui Thestral, mentre curiosamente la sola morte realmente avvenuta (escludendo quelle delle realtà alternative) nel racconto a malapena sfiora le coscienze (voi vi ricordate di Craig?). Dopo il pippone che Albus ha fatto a suo padre per via di Cedric (io ancora mi chiedo come diavolo faceva Harry ad averne colpa), dove sono i lancinanti sensi di colpa per una morte causata anche dalla sua ottusità?
  • gli orfani-tutta-la-vita della Magia Oscura. E qui Teddy Lupin avrebbe potuto dire la sua, ma è stato bellamente ignorato.
Insomma, questo racconto è un condensato della saga, con altri personaggi.
Si salva Scorpius, anche se rientra nel vecchio schema del trio di protagonisti, tanto per non uscire dal cliché potteriano. Albus è un eterno Harry-al-quinto-anno, cioè una irritante ed egocentrica primadonna, mentre Scorpius è riassumibile con la formula "secchionaggine di Hermione + simpatia di Ron", forse è per questo che funziona come personaggio. Tra tutti e due, comunque, emergono davvero poche caratteristiche di Serpeverde.
Tralasciamo Rose, che dalle vicissitudini giovanili dei suoi genitori non ha tratto nemmeno gli insegnamenti minimi, ossia guardare oltre le apparenze e i pettegolezzi (a parte questo, è più Serpeverde lei da sola dei due tizi di cui sopra messi insieme), e saltiamo a piè pari Delphi, perché diciamocelo, non ha un tratto sensato che sia uno.
Siamo magnanimi e salviamo anche la triste vicenda di Draco e Astoria, che si poteva approfondire e spiegare meglio. Ho trovato più commovente l'accenno al loro dramma familiare piuttosto che tutti i ripescaggi pitoniani. Draco, unico personaggio adulto veramente evoluto rispetto alla vecchia saga, è imperdonabile solo per la battutaccia squallida da fanfiction di ultima scelta «Prendo ordini da Hermione Granger. E mi piace anche abbastanza». Potrei vomitare, diceva il saggio.
Forse avrei preferito che il protagonista fosse Scorpius, e non Albus, non fosse altro perché ho simpatizzato col suo disgusto all'infelice uscita del padre.

Ora la domanda suprema: LEGGERLO O NO?
Se non siete deboli di cuore, o particolarmente impressionabili, potete decidere di leggerlo.
E la ragione è questa. Non per la trama, per il "canone" o per i personaggi, badate bene.
Leggetelo per voi stessi, per venire a patti una volta per tutte con il fatto che la saga di Harry Potter è finita coi Doni della Morte. Diciamocelo: chi di noi, anche segretamente, non ha mai immaginato per un secondo fugace che la storia avrebbe avuto un seguito?
Ebbene, questo racconto non aggiunge nulla, è una storia a senso unico: non può vivere senza la saga originale, mentre i sette libri continueranno a farci sognare indipendente da questo copione.
Ma può aiutarci a comprendere, in modo definitivo e inequivocabile, che il ciclo si era già concluso con successo nel 2007, senza bisogno di dover riempire a tutti i costi il futuro dei personaggi e delle nuove generazioni. Hanno preso vita nella nostra immaginazione e hanno proseguito per la loro strada, questo racconto non cambia nulla.
Checché ne dica la Rowling, il mondo che abbiamo amato nei suoi romanzi non si è infranto dopo aver letto questa ottava storia, ormai lo ha donato alla nostra fantasia, e lì rimarrà.

Miagolamente Vostri Eileen Scintille e Pietra Stregatto

P.S. Miao: ecco come è andata veramente la prima telefonata, anni fa.
JT - "Ciao Joanne, sono Jack Thorne, volevo preparare uno spettacolo teatrale su Harry Potter, ti piace l'idea?"
JKR - "Su chi?"
JT - "Harry Potter, hai presente quello con la cicatrice"
JKR - "Ah, si! Scusami, stavo finendo il mio ultimo giallo. Ero sovrappensiero".
JT - "L'idea è che Voldemort abbia concepito una figlia o un figlio. Inizialmente, John Tiffany proponeva come madre la Umbridge, ma dopo aver riletto la saga, con più attenzione, ha pensato che Bellatrix sia più credibile".
JKR - "Di me?"
JT - "Ma no della Umbridge!"
JKR - "Ah, si! Scusami, stavo finendo l'ultima pagina del mio ultimo giallo. Ero ancora sovrappensiero".
JT - "Allora, pensavamo, se butti giù delle linee guida per noi, poi le adattiamo allo spettacolo teatrale, sul compenso ci accordiamo".
JKR - "Certo, ma tu l'hai letto Harry Potter?.
JT - "Come no! ...Facevo le Pozioni Polisucco in dieci minuti".
JKR - "Ma le Pozioni Polisucco non si possono preparare in dieci minuti!"
JT - "Su Pottermore, avevo trovato il modo di fregare e accelerare i tempi delle pozioni. Ho sempre pensato che prima o poi mi avrebbero bannato".
JKR - "Si, ma nella sceneggiatura ricordati che non puoi fare una Polisucco in pochi minuti".
JT - "Ovviamente, non siamo mica su Pottermore! Rispetteremo la saga pagina per pagina ...E' roba seria, roba da teatro! Però, l'attrice di Hermione è nera".
JKR - "Perché è arrabbiata? ...Scommetto che l'hai messa al minimo sindacale, vecchio spilorcio. Non ci provare con me o ti crucio!".
JT - "No, no. Intendevo dire che non è bianca come l'attrice Emma Watson dei film... Che vuol dire 'Ti crucio'?".
JKR - "Ma l'hai letto veramente Harry Potter?".
JT - "Certo, quel povero bambino era anche miope, portava gli occhiali e aveva un topo di nome Crosta!".
JKR - "Quello era il topo di Ron".
JT - "Oh si ...Ron Weasley! ...Scherzavo, dai".
JKR - "Ok, allora, il prossimo mese ti invio le linee guida del giallo".
JT - "Come del giallo? ...Di Harry Potter!"
JKR - "Ah, già! Scusami, stavo scrivendo l'ultimo rigo del mio giallo. Ero di nuovo sovrappensiero".
JT - "Scusami, ma per curiosità, come lo intitolerai il tuo prossimo giallo? ...Non sarà mica il seguito del libro 'Il baco da seta'?".
JKR - "Si, è il secondo libro di quella saga, è intitolato L'Erede del baco da seta maledetto".
JT - "Ma sai che mi hai dato una grossa idea per il titolo dello spettacolo teatrale, poi ne parliamo!".
JKR - "Felice di esserti stata utile, a presto".
JT - "Comunque vada, sarà un successo! A baco, ehm cioè, a presto, Joanne"

33 commenti:

  1. Miao a tutti,

    se qualcuno si chiedesse il motivo per cui Jack Thorne e John Tiffany abbiano cambiato i divani, le poltrone imbottite, e le tende dei loro salotti, sappiate che, in ogni caso, le tappezzerie erano molto vecchie e consunte. E qualcuno gli ha quasi fatto un piacere.
    Vostro Stregatto che nasconde gli zampini.

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    Risposte
    1. Ahahah hai fatto benissimo Stregatto! Grazie per questi articoli ben fatti e dettagliati, mi è piaciuta molto l'ultima parte di questo. Sono d'accordo, la saga è finita con i Doni della Morte, e su questo non ci piove.
      Fantastica anche la telefonata, mi avete fatta sbellicare^^

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    2. Miao Quidditch,
      Il telefono, il tuo Miagolio! Sbellicatamente Tuo Pietra Stregatto

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  2. Ma davvero nella traduzione hanno fatto dire a Ron "porca vacca"? in originale era un "bloody hell" (inferno sanguinante, ma viene fatto passare come un "porca miseria" nella traduzione spiccia proposta sul kindle), speravo in qualcosa di meglio... no, non è vero, tutti i dialoghi sono piatti, l'effetto sorpresa non dovrebbe arrivare da quelli, ma dalla scena, le ambientazioni, i protagonisti che interpretano altri che si fanno passare per loro; con una pozione polisucco (che sembra fatta al distributore automatico, sicuramente al Ministero ce l'hanno già), oppure con quattro bacchette incrociate sulla fronte di Harry in mancanza d'altro: ripeto, è tutto in funzione dell'effetto che ha a teatro, se lo leggi solo ti perdi qualcosa, e quello che resta è ben poco.

    Anche con quello che "vivi" a teatro, ci sono scene, o scelte, che non riesci a spiegarti: la strega del carrello sul treno che non si ricorda come si chiama, e pensi "andrà in letargo alla fine di ogni viaggio, è l'unica spiegazione riguardo la sua età", l'apparizione di Ron, dal caminetto della Preside, con un tovagliolo al collo perché al primo tentativo aveva sbagliato indirizzo... cioè, si può (ri)partire da un posto qualsiasi per andare ad Hogwarts, anzi proprio nell'ufficio di presidenza dopo praticamente un millennio che si deve passare dal portone eccetera... ok, saranno anche esigenze di scena ma c'è un limite anche al "patto di sospensione dell'incredulità" che di solito si sottoscrive tacitamente andando a teatro, al cinema, o leggendo un libro o una fanfiction.

    Mi ha fatto sorridere (ok, sbellicare) l'osservazione della considerazione fatta da Harry/Voldemort a Delphi sulla sua somiglianza a Bellatrix con qualche mancanza, letta in questi giorni sembra quella di un candidato alla Casa Bianca.
    Per inciso, la ragazza dice di essere nata prima della Battaglia di Hogwarts: la chiama così, senza altre spiegazioni, e lo sta dicendo a quello che lei crede suo padre, il giorno prima di Halloween del 1981, in un momento in cui l'Oscuro Signore è al massimo del potere e che non si sarebbe mai sognato di attaccare la sua scuola; qui si deve supporre che il Mangiamorte Capo cerchi di capire da quale futuro arrivi questa qui, per capire quanto sarebbe durato il suo potere prima della sconfitta (in questo momento assolutamente non sa che il pupetto per cui si è mosso lo metterà fuori combattimento per almeno una decina di anni), diciamo che se Bellatrix nell'81 ha circa 30 anni, lei ora ne dimostra poco più di 20; in realtà sempre con i conti del testo sappiamo che Scorpius & C. dovrebbero aspettare 40 anni per tornare nel loro tempo, quindi 1981+40=2021 (la battaglia è avvenuta tra l'1 e il 2 maggio 1998, siamo a 23 anni e mezzo, a meno di una manciata di giorni).

    No, non torna: Bellatrix non aveva il pancione quando ha torturato Hermione, probabilmente Delphi si è confusa con la battaglia della Torre di Astronomia, l'anno prima, dove non c'erano né Bellatrix né Voldemort; però forse a confondersi non è stata lei ma gli autori? Com'era la telefonata tra Thorne e Jo? da morirci :-)

    (segue)

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  3. (segue)

    Ok, torniamo all'incontro tra Delphini ed il suo presunto padre, che in realtà è Harry, che si trova davanti una tizia dai capelli lisci e biondo argento, e dice che trova una certa somiglianza con Bella, che ha sempre avuto una folta capigliatura nerissima (per la cronaca: la Bonham Carter rispecchia, nei film, la descrizione che la Rowling fa, nei libri, di Bellatrix; l'attrice che interpreta a teatro Delphi, Esther Smith... no, ricorda di più, forse, Emma Watson, ma Harry non è nelle condizioni di fare queste distinzioni): la tizia si mette a volicchiare, per gradire, e Voldemort, che dimostra di saper volare solo *dopo* la battaglia al Ministero (se lo fa prima non si sa, ma i membri dell'Ordine della Fenice che lo conoscono da tempo si sorprendono quando appare volando, durante il trasferimento dei 7 Potter, e mesi più tardi, quando Piton si defila dallo scontro con Minerva, quest'ultima nota che "ha imparato qualche trucchetto dal suo signore", cioè volare: nessun altro, a nostra conoscenza, lo sa fare, e siamo già a maggio del '98), dicevamo che il finto Voldemort la prende per buona come prova di paternità (stiamo parlando di qualcuno che non è che si sia impegnato molto nelle cure genitoriali, e che ha ampiamente disprezzato il suo, di padre).

    Va bene, tanto non è la scena peggiore, anzi dal vivo si assiste alla conclusione della trasfigurazione con elementi che via via fanno vedere che sotto c'è Harry, con l'inizio di una battaglia, una contro tutti, che a teatro varrebbe il costo del biglietto, anche se fosse Guerre Stellari e non il Bambino Maledetto.

    Risultato dell'esame: 3 e 1/4 lo scritto, 6 e 3/4 la prova pratica (la media è 5, su questo siamo d'accordo).
    Aspettiamo la Rowling su un'altra materia e vediamo se recupera, gli altri autori devono studiare ancora molto prima di farsi rivedere.

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    1. Miao AurorUnicorno,
      tutte osservazioni miagolamente corrette le tue, ma la frittata di quaglia è fatta.
      Colgo, però, l'occasione per ringraziare la Rowling per non aver detto un miagolio su eventuali Tour dello spettacolo, anche in altre lingue (vedi anche BrexitPottermore che seguita a borbottare in inglese).
      Certo, al teatro sarebbe forse stata un'altra cosa, magari arrivavamo al sei politico, ma purtroppo, al momento lo spettacolo teatrale rimane solo per pochi eletti.
      Vostro Stregatto che si concentra sulla fanfiction felina.

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    2. Ciao AurorUnicorno!
      La considerazione sulla riuscita a teatro non posso farla, perché non l'ho visto, tuttavia ho letto in giro di spettacolari effetti speciali, con Dissennatori che riempiono la platea e quant'altro. Sicuramente quel "contorno" manca del tutto leggendo lo sterile copione, il quale ci pone davanti a una impietosa visione della trama. Sicuramente visto a teatro è tutta un'altra cosa, e non avendo il romanzo perdiamo la potenza descrittiva della Rowling, ma la trama spiccia... non è che regga molto il confronto con le trame dei sette libri!

      Per quanto riguarda Ron e la Metropolvere, mi sono fatta l'idea che ha sbagliato camino e non luogo. Secondo me, valutando il tovagliolo al collo, potrebbe essere finito nelle cucine del castello, visto che ne parlava con enorme nostalgia nelle primissime scene.
      Anche quella degli arrivi via camino sicuramente è una scelta di scena: far apparire i personaggi da una banale porta era meno "spettacolare" di farli spuntare da un caminetto con uno sbuffo di fumo e fuliggine. Una sorta di riempitivo di scena, anche se totalmente inesatto, come sappiamo.
      L'effetto nostalgia è più completo se richiami più elementi possibile dall'originale, no?

      Mi ha molto colpita la tua osservazione sul "volo" di Delphi, che lo usa per farsi riconoscere dal padre, o supposto tale. Hai assolutamente ragione, sembra che la capacità di volare senza scopa sia un ritrovato recente per Voldemort, rivelato solo a seguito della rinascita nel Calice di Fuoco.
      Nulla toglie che fosse in grado di farlo anche prima, ma come giustamente fai notare nessuno dell'Ordine ne era a conoscenza. Il che è decisamente strano. Ottima osservazione, è decisamente l'ennesima incongruenza!

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    3. Ciao Eileen! Riguardo la Metropolvere, in effetti "capitato nella cucina in qualche modo" (ended up in the kitchen somehow, non so come l'abbiano scritto in italiano, poi) fa pensare alla cucina, anzi alle cucine (in italiano sempre visto al plurale) della Scuola, ma l'avevo esclusa in prima lettura, perseverando anche nelle successive, perché, cribbio, che reale motivo c'è per collegare alla metropolvere una cucina gestita da elfi, che vanno avanti e indietro per i fatti propri in qualsiasi posto delle isole britanniche senza nessuna limitazione, naturalmente SENZA bisogno di Floo Powder? Adesso scopriamo che c'è un ingresso per i fornitori, e Ron ha imbroccato lo slot temporale giusto per l'accesso al carico-scarico merci, ok se l'avesse saputo Draco i mangiamorte sarebbero entrati comodamente dalle cucine prima di halloween, e pure rifocillati...

      Ok, lasciamo Ron e il suo tovagliolo e torniamo al loro quinto anno (Ordine della Fenice): Harry sapeva che gli elfi domestici si muovono liberamente negli spazi magici, e Dobby già lo aveva ampiamente aiutato l'anno prima (algabranchia) e poi all'inizio di quell'anno (stanza delle necessità). Quando c'è stata l'urgenza di parlare con Sirius, invece di fare tutta quella confusione per accedere al caminetto nell'ufficio della Umbridge, con le complicazioni che ne sono conseguite, perché Harry non si è fatto accompagnare in Grimmauld Place da Dobby, lui e magari anche Ron ed Hermione? Semplice e rapido, poi eventualmente si studiava il da farsi sulla base del riscontro oggettivo (non serviva che l'elfo "vedesse" il numero 12, in quel frangente non serve), loro entrano e verificano, fine.
      Lo so che così ci perdiamo un sacco di effetti spettacolari, compresa la distruzione dello stock di giratempo (eh già, con le giratempo disponibili non si fanno salti temporali inenarrabili, e se ci sono già quelle non è necessario inventarne di nuove), non si svela l'ostinazione del ministero a nascondere l'evidenza del ritorno di Voi Sapete Chi, non si crea la pattuglia di Eroi della Battaglia al Ministero, non si manda ad Azkaban (tanto ci restano poco) un po' di mangiamorte, ma almeno Sirius resta vivo, e magari anche Albus (quello vero) riesce ad organizzarsi meglio...

      Capisco la fretta della Rowling di eliminare le Giratempo, ma abbiamo visto che ha fatto peggio: ecco, le chiederei di usare quella d'oro di Lucius per tornare a quando ha scritto l'ultima parte del quinto libro e modificarlo quel tanto che basta ad evitare il disastro :-)

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    4. Oddio è vero, è scritto proprio nel copione! «Devo aver sbagliato camino. Non so come sono finito in cucina», lo avevo rimosso! In realtà, ho rimosso quasi tutto di questa storia... :-P
      Per me è impensabile anche il collegamento all'ufficio del Preside, figuriamoci quello alle cucine, i cui operatori possono Materializzarsi al bisogno con qualsiasi tipo di merce al seguito.

      Quanto alla Materializzazione, credo che sia da tenere in considerazione un discorso analogo a quello dei Thestral: perché non inserirli subito?
      Introdurre i Thestral alla fine del quarto libro era restrittivo, così ha fatto in modo che fosse necessario elaborare il lutto per vederli. E così sono comodamente slittati nel libro successivo.
      Forse la stessa cosa è stata fatta nel quinto libro. Introdurre la Materializzazione era un elemento che avrebbe evitato molti problemi, facendo sfumare la trama, e avrebbe anche richiesto tutta una introduzione alla prassi e al funzionamento. E così, l'ha spostata al sesto libro, con la scusa che per Materializzarsi bisogna aver raggiunto la maggiore età.
      Perché non abbiano mai chiesto a Dobby un passaggio per le loro macchinazioni, è semplice: sarebbe stato troppo facile! XD

      Tra l'altro, anche Sirius era previsto che morisse, così come era prevista la disfatta di Lucius. E' lo schema che ha scelto: Harry doveva rimanere solo ad affrontare le sue battaglie, così come Draco, strappato bruscamente al suo mondo confortevole e precipitato nel baratro del sesto anno.
      Io lascerei le cose come stanno, di danni ne ha già fatti a sufficienza con Cursed Child! :-P

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  4. Oltre a ciò che avete scritto in questo divertentissimo articolo, con cui concordo pienamente, vorrei fare un paio di considerazioni.
    Quando Albus e Scorpius sono nel 1981 e cercano un modo di fermare Delphi, Scorpius dice: "Ci sono! Portiamo noi stessi il messaggio: aspettiamo quarant'anni e quando è il momento..." E' una battuta? Perché se lo è non mi sembra molto riuscita. Se invece sta parlando seriamente non ha senso: se Delphi riuscisse a cambiare il passato gli eventi prenderebbero un corso completamente diverso, e dopo quarant'anni i due amici sicuramente non ritroverebbero la stessa realtà da cui sono partiti. Ma da come risponde Albus sembra che questo non sia un problema, la soluzione viene abbandonata solo perché pensano che Delphi comunque li cercherebbe per farli fuori.
    E adesso veniamo a Voldemort che è diventato padre. Mi sembra che siamo d'accordo sul fatto che sia difficile immaginare il Signore Oscuro che desidera un figlio, considerando che ha cercato per tutta la vita l'immortalità per se stesso, che ha sempre aspirato al potere assoluto senza volerlo dividere con nessuno, che era incapace di provare amore e non ha mai aspirato ad avere un legame con un altro essere umano. Quindi l'alternativa sarebbe che la gravidanza di Bellatrix sia stata indesiderata e che Voldemort non avesse idea di avere una figlia. Beh, questo però mi sembra altrettanto improbabile. Non stiamo parlando di un adolescente sprovveduto: il Signore Oscuro sarà anche stato incapace di comprendere l'amore, ma credo che come vengono concepiti i bambini lo sapesse. Ed è uno che non lascia mai niente al caso, e che non si fida completamente di nessuno. Davvero non gli era passato per la testa che dopo aver soddisfatto i suoi impulsi sessuali con Bellatrix sarebbe potuto arrivare un erede? Oltretutto considerando le sue conoscenze magiche non credo che avrebbe avuto problemi a evitare una gravidanza, anche senza ricorrere ai metodi di noi babbani. Insomma, tutta la storia fa talmente acqua da tutte le parti, da potercisi fare una doccia.
    Detto questo, se la Rowling dovesse decidere per una nona storia, proporrei Eileen e Stregatto al posto di Jack Thorne e John Tiffany!

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    1. Miao OmbraUnicorno,
      io e Eileen, al massimo, possiamo provvedere agli effetti speciali miagolanti, se la Rowling si dovesse decidere a scrivere una sceneggiatura teatrale sulla Casa di Violafucsia, ma tutti hanno paura che graffi le tende del palcoscenico, ghghghgh!!!

      Credo che Scorpius volesse fare una battuta, oppure era alla frutta.

      Per quanto riguarda Voldemort Padre, sono miagolosamente d'accordo che fa acqua da tutte le parti, ma abbiamo fatto finta di nulla e ci siamo tappati il naso e altri orifizi, per arrivare al voto cinque. In fondo, vogliamo bene alla Rowling.
      Tuttavia, credo che una profezia della Cooman sull'Inps e le future leggi italiane abbiano dato a Voldemort l'idea di 'come va va'.
      Ecco la profezia: "Il padre lavoratore dipendente ha diritto, per i giorni di congedo obbligatorio e facoltativo, ad un'indennità giornaliera, a carico dell'INPS, pari al 100 per cento della retribuzione".
      E Voldemort si era ricordato di aver lavorato come dipendente di Sinister, ghghghghgh!!!
      Tuo Stregatto che si arrampica con gli artigli sugli specchi.

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    2. "Harry Potter e la Contraccezione Difettosa", e si va nelle scuole a spiegare l'educazione sessuale.
      Era tutto voluto, questo spettacolo teatrale era solo la scusa per l'ennesima (pessima) campagna del Ministero della Salute!

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  5. La telefonata finale è assolutamente fantastica!!! XD
    Concordo pienamente con tutto, tranne per il fatto che gli metto 4 come voto...
    Adesso scusate, ma devo andare a cruciare la Rowling.

    Expelliarmus

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    1. Miao Expelliarmus,
      tieni conto che una sceneggiatura, quindi non è scritta per essere letta, ma per essere vista e ascoltata.
      Se devi cruciare la Rowling, non hai bisogno di scuse, tranquilla!
      E.T. Rowling telefono casa (Grifondoro).
      Tuo Stregatto giustiziere

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  6. Allora, intanto grazie per gli articoli, sono stati davvero illuminanti. Tuttavia continuo ad avere dei dubbi sulla trama, per esempio sta ultima cosa di Harry Voldemort... Seriamente... Dovrebbe interpretare Voldemort e si fa le battutine su Bellatrix? Bellatrix, la stessa che ha ucciso Sirius? Pensate davvero che farebbe una cosa del genere? Andiamo, mentre Sirius stirava che faceva, pensava "Oh beh, però un colpetto o due a quella Bellatrix quasi quasi..." <.< E poi, ma ci si può trasfigurare in un'altra persona? Allora perché il finto Malocchio si è sfondato a pozione polisucco? XD E ancora la chiave per l'ascesa di Voldy era Cedric? E che cambiava anche se uccideva Neville... Alla fine comunque la bacchetta di sambuco era di Harry quindi non avrebbe mai ucciso il suo padrone e l'anatema gli si sarebbe ritorto contro, e visto che l'ultima volta lo ha ridotto a uno straccio... Con o senza Cedric e Nagiri sarebbe comunque morto anche ammettendo che quel genio di Cedric fosse scappato con il serpente, no? XD

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    1. Miao Anonimo/a,
      ti ringrazio miagolosamente per i complimenti, e ti ricordo un caso di trasfigurazione umana proprio di Ron, a pagina. 482 dei "I doni della Morte".
      Comunque, non tutti sono così bravi nella materia di Trasfigurazione, quindi preferiscono usare la polisucco.
      Se poi è vero che la bacchetta di sambuco non avrebbe ucciso il suo padrone, è anche vero che Voldemort non sarebbe mai morto senza la distruzione dell'Horcrux-Nagini: si sarebbe creata una situazione di stallo nella storia, come un croccantino che una volta ingoiato non va né su né giù, ghghghghgh!
      Tuo Stregatto che trasfigura il frigorifero in una lettiera.

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    2. Guarda, la faccenda di Harry che fa battutine su Bellatrix resta senza senso, come molte altre cose. Mettiamo anche che abbia voluto emulare Voldemort nel fatto di apprezzarla, ma davvero qualcuno pensa che Lord Voldemort si metterebbe a fare squallide battute da bar sulla belloccia di passaggio? Noi abbiamo provato a cercare affannosamente un senso, ma che dire... se non c'è, non c'è!
      Quanto alla Trasfigurazione, credo che abbiano seguito la teoria della Rowling in proposito: è possibile, anche se difficile, e ha effetto meno duraturo di una Polisucco, che garantisce una perfetta duplicazione del soggetto voluto. Credo ci siano riusciti perché erano in tanti a fare le Trasfigurazioni necessarie, ma come abbiamo visto è durato poco. Oltre a Ron, che viene "mascherato", pensiamo anche a Lumacorno, esperto nell'arte di vestirsi da poltrona!
      La Trasfigurazione quindi sarebbe possibile, ma non garantisce una valida metamorfosi come invece la Polisucco.

      Quanto a Voldemort, non sarebbe morto. Perdeva ancora una volta il corpo magari, ma finché uno dei suoi Horcrux resisteva, viveva anche lui. Come sia morto Harry, non ci è dato sapere, quindi su questa cosa c'è un bel po' di vuoto e incertezza!

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  7. Apro una parentesi, molto dark (troppo) sull’argomento Voltemort+Bellatrix; avevo già scritto la mia opinione tempo fa, che pure rimane valida, cioè che a V. non serve un(‘)erede, lui si ritiene inarrivabile e intende rimanere tale per sempre, come pure rifiuta la debolezza umana dell’amore, la detesta proprio. Eppure…

    Consideriamo il suo percorso negli ultimi anni: dopo essere stato messo fuori gioco dall’amore che una madre aveva per il proprio figlio al punto di sacrificare volontariamente la propria vita, è riuscito a riottenere un corpo usando un osso di suo padre (defunto, anzi ucciso da lui stesso), carne del servo (una mano, niente di meno) fornita volontariamente (l’alternativa era ancor meno allettante, e poi gli era stato detto che doveva “solo dargli una mano per qualche minuto”, e che sarebbe stato adeguatamente ricompensato) e sangue del nemico (Harry, ovviamente): questo doveva chiudere definitivamente il discorso Ragazzo Sopravvissuto e lasciargli spazio aperto per la riconquista del potere.

    Per farla breve, si trova tra i piedi prima un comportamento anomalo delle bacchette dovuto ai nuclei gemelli, poi, dopo aver messo a punto una trappola ben congegnata per attirare il ragazzetto nell’ufficio dei misteri e prelevare la famosa profezia che unisce il loro destino, ecco che i suoi fedelissimi vengono messi sotto scacco da un gruppetto di adolescenti, la registrazione della profezia viene distrutta e gran parte dei suoi viene arrestata.

    A questo punto una persona normale non la prenderebbe bene, quindi figuriamoci Colui Che Sarebbe Meglio Non Contraddire; quelli che restano a tiro devono: -1- restare in punizione, e -2- giurargli fedeltà incondizionata, con dimostrazione pratica se necessario. Ecco, qui scatta l’ipotesi funesta:

    tutte le complicazioni hanno avuto origine da una madre che cerca di salvare il proprio figlio, si potrebbe pensare che un adeguato contrappasso sia una madre che volontariamente sacrifica il proprio figlio (stiamo pensando a Narcissa e Draco? No, non proprio, ma punire i Malfoy è una buona idea, deve aver pensato). Punire Bellatrix per aver anteposto le beghe personali (si concentra su Neville e poi su Dora e su Sirius) ai propri doveri?

    Ecco, sì, ma come esattamente? Le si fa fare un figlio e poi se ne prova la fedeltà assoluta, col vecchio e conosciuto metodo Giacobbe e Isacco: io sono il tuo Signore, tu devi sacrificare a me tuo figlio senza obiezioni (nella versione originale il sacrificio viene bloccato, ma nella versione di Voldemort non ci conterei troppo). Aggiungere la variante che il figlio è anche tuo l’arricchisce di significati:

    come ti sei liberato del padre puoi sbarazzarti del figlio, resti senza concorrenza diretta; in caso di necessità (metti che non arrivi a recuperare un horcrux per tempo) hai sangue del tuo sangue, carne della tua carne a disposizione, ben più che un semplice servo.

    Decisamente inquietante, e non è proprio il mio genere, e nemmeno della Rowling, ma visto che lo sviluppo di quella storia è passato in altre mani, ci si potrebbe aspettare di tutto...

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    1. Miao Auror Unicorno,
      allora vediamo....un osso del padre lo può sempre ritrovare, del sangue di qualche nemico lo può sempre ritrovare, i nemici sono dovunque. e della carne di servo fedele, la può sempre trovare nel Codaliscia di turno (chi l'ha detto che un figlio sia un servo fedele?".
      A parte l'inutilità del figlio, se non per trasformarlo anche lui in un horcrux,visto che sette sono pochi, (ghghghghgh!!!), ci si domanda dove sono i custodi dei cimiteri!
      Un concorso per titoli e esami, no?
      Tuo Stregatto in commissione d'esame

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    2. Ecco, questa Auror è la trama perfetta per un romanzo gotico su Harry Potter. Spero solo che non ti legga qualche scrittore a corto di idee, o presto il libreria ci troveremo Harry Potter e i Doni dello Zombie! :'D

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  8. Certo che Harry che ha paura dei piccioni è stata proprio la ciliegina sulla torta... ha affrontato ragni giganti, draghi, il basilisco, gli schiopodi sparacoda, ha fatto amicizia con un ippogrifo e ha paura dei piccioni... animali davvero terrificanti...

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    1. Miao OmbraUnicorno,
      ma devi considerare che i ragni giganti, i draghi, il basilisco e gli schiopodi sparacoda hanno tentato di ucciderlo, ma non gli hanno mai fatto la cacca addosso.
      Tuo Stregatto che si scansa.

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    2. Ahahah!

      Scena: Londra, nei pressi del Ministero della Magia, esterno giorno.
      Harry è fermo davanti ad una cabina telefonica, occupata (ci sono dentro due ombre indistinte). Ad un tratto Harry si gira di scatto: a qualche metro di distanza avanza verso di lui un piccione. Per qualche istante entrambi si guardano, poi:

      Piccione: Ehi, ce l’hai con me? Dico, ce l’hai con me? Questo qui ce l’ha proprio con me!

      Harry: Resta fermo dove sei, non ti avvicinare… Fermo!

      Piccione: Sei solo chiacchiere e cicatrice, chiacchiere e cicatrice, solo chiacchiere e cicatrice!

      Il piccione continua sempre a camminare in direzione di Harry, che ad un tratto estrae la bacchetta:

      Harry: Expecto Patronum!

      Lampo di luce, un possente Cervo luminoso appare sulla scena. Il piccione si ferma e guarda il cervo. La cabina si apre parzialmente e si sente una voce, un po’ impacciata, che dice:

      Voce1: S...signor Potter?!?

      E di seguito, sempre dalla cabina, un’altra voce molto alterata:

      Voce2: Ma ZIOOO!

      Il cervo ed il piccione si guardano in silenzio, poi:

      Piccione: Gù!

      Harry ha un sussulto, poi si gira su se stesso e si smaterializza, scomparendo dalla scena.

      Regista: Stooop!

      Abbiamo assistito alla prima prova di: “Harry Potter and the Cursed Pigeon”, ma c’è ancora molto da migliorare, probabilmente verrà cambiato il coprotagonista (e forse anche il titolo)...

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    3. Miao AurorUnicorno,
      ti ringrazio miagolamente per idea che mi hai dato! Per giustificare l'odio di Potter 19 anni dopo nei riguardi dei piccioni, dovrò inserire un animagus piccione.
      Peccato non poterlo farlo fare a Severus Piton, gli sarebbe piaciuto molto svolazzare sopra la testa di Harry Potter e bombardarlo, ghghghgh!
      Mhhhhhh, allora chi mettere?
      Stregatto che pensa a uno stregatto/a animagus.

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    4. Miao Pietra, certo che sì, se riesci a trovare un buon aggancio!

      La mia idea, come s'è visto va affinata, era collegare in qualche modo Victoire, la figlia di Bill e Fleur e in "liaison" con Teddy Lupin nell'epilogo del settimo libro, con le ultime vicende, visto che non se ne parla esplicitamente, né di lei né di Teddy (com'è stato fatto notare). Sappiamo che lei ha un po' di sangue di Veela (la bisnonna lo era) e sappiamo, l'abbiamo visto alla finale della Coppa del Mondo del '94, che queste creature, se si arrabbiano, si trasfigurano: teste d'uccello, becchi feroci, ali squamose; solo che queste erano bulgare, magari quelle celtiche non appaiono così feroci, forse assomigliano più a dei colombacci...

      Ecco, mi incuriosiva l'affinità probabile tra un "metamorphmagus" come Teddy ed una strega, forse Animagus, che potrebbe trasformarsi in uccello: probabilmente nell'infanzia in modo incontrollato, poi, aiutata dalla madre a padroneggiare i suoi poteri, a piacimento.
      Era divertente pensare che Teddy e Vic potevano comunicare tra loro non tramite gufo, ma coi piccioni viaggiatori, e poi, con un po' di giovanile sfrontatezza, lasciare a casa i piccioni e volare direttamente una a casa dell'altro (fare i piccioncini, ma non so se c'è un equivalente in inglese).

      Quando ho letto della fobìa potteriana ho sbuffato un po', sembrava una scusa improbabile giusto per avere un motivo di dialogo col figlio, poi con questi ultimi commenti m'è venuta l'impellente necessità di buttar giù quelle poche righe, immaginandomi la scena dove una quindicenne Victoire è con un amico (niente di illegale, per carità) nella cabina "dei visitatori" al Ministero (che nel copione viene usata da Harry Potter per uscire, ma quando mai un dipendente usa la cabina? Lo fanno solo i visitatori, appunto, con tanto di bagde di identificazione) ed un piccione (vero, babbano) che l'aveva vista arrivare in volo prima, stava cercando di iniziare un corteggiamento, ma è rimasto disorientato dall'improvvisa trasformazione del volatile in ragazza. Poi arriva Harry, e lì inopinatamente si scopre questa sua paura.

      Vi ricordate quando, a King's Cross, James segnala con ardore che Teddy e Victoire si baciavano? Ginny gli dice che si comporta proprio come faceva Ron, ma Harry fa finta di non esserci, non commenta, coglie solo l'occasione di sviare il discorso dalla coppietta al solo Teddy: ecco, come se Victoire lo tenesse in scacco con quella scomoda verità: i piccioni lo terrorizzano e lui ha paura che si sappia in giro...

      Ecco, ora mi incuriosirebbe sapere da cos'ha origine questa paura, forse s'era sognato di essere attaccato da una veela arrabbiata durante un incontro di quidditch, o ha avuto un incontro imprevisto proprio con Vic quando lei era piccola e si trasfigurava inconsapevolmente, e lui non ha mai saputo la verità perché Fleur è riuscita a non far trapelare quel segreto di famiglia?

      Ok buonanotte intanto, e sogni rilassanti...

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    5. Miao AurorUnicorno,
      leggi l'approcio psicoanalitico sulla fobia dei piccioni di questo sito http://www.crescita-personale.it/disagio-psicologico/1912/fobia-dei-piccioni/930/a

      Credo che a stare con i Dursley, tale fobia il minimo che possa ti possa capitare.
      Sempre che quella di Harry non sia una battuta per attaccar bottone con il figlio.
      Tuo Stregattaccio Miagolopsicoanalista

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  9. Miao PsicoStregatto,
    in effetti è possibile che il piccolo Harry sia stato vittima, anche più volte, di uno scherzo da parte di Dudley e i suoi amichetti e che coinvolgesse i piccioni; in seguito ha rimosso il trauma a livello cosciente, più che altro perché aveva altri problemi più reali ed impellenti.
    Tenendo conto del fatto che lui ha tranquillamente frequentato, per anni, l'affollatissima guferia della Scuola, senza contare la quotidiana invasione della Sala Grande, si può supporre che non sia molto probabile un problema del genere, però è anche vero che il becco dei piccioni è ben diverso da quello dei gufi, e anche da quello degli ippogrifi...

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    1. Miao AurorUnicorno,
      in effetti il becco dei piccioni assomiglia di più a quello di Petunia, ghghghgh!!!
      Comunque, hai fatto un'ottima osservazione sui gufi, perché questo esclude la fobia in generale per gli uccelli.
      Forse si tratta di antipatia a pelle, per tutte le volte che Veron gli ha fatto ripulire le terrazze e i lastricati dalle loro cacche.
      Come Piton per i vermicoli: senza usare i guanti!
      Tuo Stregatto mangia-canarini

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  10. I miei complimenti ad Eileen e allo Stregatto, meritate un 10 e lode.
    1)Per la forza d'animo, rileggere quel copione più volte non dev'essere stato uno scherzo...
    2)Per lo spirito di sacrificio. Avete fatto tutto questo per noi... o per il bene superiore?
    3)Per la tenacia con cui avete resistito fino alla fine solo per cercare una logica in quell'insipido minestrone riscaldato.
    4)Per le battute e i commenti ai vostri commenti. Sapete scrivere, non c'è che dire.
    5)Perché stamattina mi avete regalato un sorriso. L'ultra-miagolante commento e la telefonata inedita di zia Jo e Co. sono impagabili!
    Una buona giornata a tutti da Lidia.

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    1. Miao Lidia,
      Per la forza d'animo hanno contribuito i frigoriferi delle cucine di Hogwarts, come sempre.
      Riguardo lo spirito di sacrificio, lo abbiamo ovviamente fatto per il bene superiore, che coincide con la passione e le risate vostre e nostre (già, perché a volte, ridiamo talmente tanto quando le inventiamo, che dobbiamo fare lunghe pause di caffè all'erba gatta).
      Relativamente alla tenacia, non hai idea di quanto è stata dura leggere le informazioni su Jack Thorne e John Tiffany, quando pensavo fosse tutto finito: un finale da film Fog.
      Per le battute e i commenti, abbiamo dovuto trattenerci per non parlare delle varie ipotesi sui metodi di contraccezione babbana, nonché dell'infiammazione prostata di Voldemort o della sua presunta sterilità, stante l'età ultracenteneria dell'utente standard di questo blog.
      Ci fa piacere strappare sorrisi, tanto quanto graffiare la poltrona della Rowling.
      Impagabili? Miao che bel complimento! Ma un giorno, potrai sempre offrirci una rosticciana di ratto di Hogwarts al pepe blu, se sai come cucinarla, ghghghghgh!!!
      Tuo Stregatto rosicatore di rosticciane.

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  11. Ciao Stregatto, non ho ben chiaro cosa sia una "rosticciana", e la carne di ratto mi è sempre rimasta sullo stomaco. Che ne dici se vi preparo una "scacciata"? Restiamo nell'ambito culinario della mia zona, così non faccio figuracce, e vi leccherete le zampe. I metodi procreativi e contraccettivi dei maghi aprirebbero baratri di congetture, specialmente se i protagonisti sono Voldy e Bella. Meglio non addentrarci in questo spinoso argomento, o la buoncostume vi farà chiudere prima "...di avere il tempo di dire Quidditch". Alla prossima. Ciao da Lidia.

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    1. Miao Lidia,
      la scacciata? Farò amabili ricerche sul tuo piatto proposto! Intanto prendi nota....http://www.toplifemagazine.it/6464-ricette-dal-mugello-rosticciana-con-patate-al-forno/
      Tuo Stregatto Chef

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    2. Miao Lidia,
      Trovata la scacciata! https://www.youtube.com/watch?v=vrZKIWh6PTo
      Miagolamente approvata!
      Stregatto slurpatore di scacciate e rosticciana

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