Oggi parliamo di due caratteristiche delle bacchette nel Magico Mondo di J.K. Rowling. A raccontarci le sue osservazioni è il miglior fabbricante per eccellenza, il signor Olivander in persona!
La traduzione che vi proponiamo sotto è quella presente nel vecchio Pottermore,
Nel Momento che vedete sopra, il terzo del capitolo 5 della Pietra Filosofale, si potevano sbloccare tutti i contenuti riguardanti il signor Olivander e la sua misteriosa arte. Per il testo che vi proponiamo oggi, si doveva frugare fra le scatole accatastate sulla sedia al centro della scena: una in particolare produceva un alone violaceo al passaggio del mouse, e cliccandola consentiva di leggere il brano che trovate a seguire.
Lunghezza delle bacchette e flessibilità
Le annotazioni riportate qui di seguito su lunghezza e flessibilità delle bacchette sono tratte da alcuni appunti sull’argomento scritti dal signor Garrick Olivander, fabbricante di bacchette
Molti fabbricanti di bacchette abbinano semplicemente la lunghezza della bacchetta all’altezza della strega o del mago che la deve utilizzare, ma questa è una misurazione imprecisa, che non tiene in considerazione molti altri importanti fattori. Secondo la mia esperienza, le bacchette più lunghe, che potrebbero andare bene per i maghi più alti, sono invece attratte da chi ha una grande personalità e da coloro che mostrano uno stile di magia molto maestoso e drammatico. Le bacchette dall’aspetto più curato preferiscono invece chi lancia incantesimi in modo elegante e raffinato. Tuttavia, le caratteristiche di una bacchetta non dovrebbero mai essere prese in considerazione singolarmente, così come bisogna ricordare che il tipo di legno, il cuore e la flessibilità della bacchetta possono sia controbilanciare sia potenziare le proprietà legate alla sua lunghezza.
La maggior parte delle bacchette misura tra ventidue e trentacinque centimetri. Mi è capitato di vendere bacchette estremamente corte (venti centimetri e meno) e bacchette molto lunghe (più di trentacinque centimetri), anche se si tratta di casi eccezionalmente rari. Nel secondo caso, l’eccessiva lunghezza della bacchetta era giustificata da una peculiarità fisica. Tuttavia, le bacchette molto corte tendono di solito a scegliere coloro che celano delle debolezze nel proprio carattere e non sono necessariamente attratte da persone fisicamente minute (molte streghe e maghi di bassa statura vengono scelti da bacchette più lunghe).
La flessibilità o rigidità della bacchetta indica il livello di adattabilità e disponibilità ai cambiamenti della coppia bacchetta-proprietario. Tuttavia, ancora una volta, questo fattore non dovrebbe essere considerato separatamente da altri quali il legno, il cuore e la lunghezza della bacchetta, o l’esperienza di vita e il modo di fare magia del proprietario, caratteristiche che si combinano rendendo unica la bacchetta in questione.
Dunque, è vero che in alcuni casi le bacchette di Olivander hanno scelto proprietari la cui altezza era proporzionale alla lunghezza.
Basti pensare a Dolores Umbridge, che era bassa di statura e possedeva una bacchetta lunga appena otto pollici. Oppure Rubeus Hagrid, l'enorme Mezzogigante che era stato "scelto" da una bacchetta di quercia lunga ben sedici pollici!
E' anche vero che la bacchetta di Draco, il quale dovrebbe essere piuttosto alto, era lunga dieci pollici; quella di Gilderoy Allock ancora meno, 9 pollici.
Appare così evidente la validità delle teorie esposte da Olivander in relazione al carattere dei proprietari di bacchette, e d'altronde se non le sa lui che ricorda "una per una tutte le bacchette" che ha venduto...
Olivander comunque afferma che le bacchette da lui create si aggirano solitamente tra i 22 e i 35 centimetri. Solitamente la lunghezza delle bacchette viene esposta in pollici, ma allora qual è il rapporto?
Ci risulta che un (1) pollice equivalga circa a due centimetri e mezzo (2,54).
Quindi prendendo ad esempio la mia bacchetta lunga 10 pollici e 3/4, sarebbe in realtà poco più di 27 centimetri.
Vi ricordo i nostri articoli che trattano del test per ottenere la bacchetta in Pottermore, nonché delle caratteristiche delle bacchette che è possibile ottenere.
- Bacchetta da Olivander: domande per ottenerla e tipologie (vecchia grafica);
- Test per la Bacchetta nel nuovo Pottermore: traduzione;
- Bacchette nel nuovo Pottermore: caratteristiche.
Riassumiamo l'aspetto grafico della "flessibilità", nelle vecchie e nuove illustrazioni, in questa immagine:
A seguire, il confronto fra i dettagli della "lunghezza" nelle bacchette:
Questo naturalmente è solo lo schema usato da Pottermore, dubitiamo fortemente che la scienza di Olivander sarebbe altrettanto rigida e sterile. Ma non si può avere tutto!
Va comunque ricordato che non tutti i maghi sparsi nel mondo fanno uso di una bacchetta per incanalare le proprie abilità magiche. Basti pensare a quanto abbiamo appreso grazie al contenuto su Uagadou, la grande Scuola di Magia africana.
Sarebbe comunque bello vedere illustrazioni di bacchette prodotte in altri paesi, oltre a quelle di Olivander. Ad esempio alcuni prodotti dei più famosi fabbricanti statunitensi, ma anche asiatici, sudamericani, e chissà chi altri. Insomma, la fabbricazione di bacchette ci interessa molto come materia, sarebbe interessante allargare la prospettiva!
Miao a tutti!
RispondiEliminaInvitiamo alla riflessione su dove la famiglia Olivander si potesse trovare nel 382 a.c.!
Secondo miao, le origini sono Siciliane, dal momento che le piante di ulivo sono state importate dalla Grecia proprio in quei secoli. Che ne miagolate?
Vostro Stregatto.
Ciao Stregatto mi fa piacere sapere che gli antenati di Ollivander erano miei conterranei! Comunque, un tempo, quando si desiderava trovare l'acqua nelle campagne si richiedeva l'aiuto di persone particolari che ci riuscivano utilizzando sottili bacchette di ulivo. Ciao da Lidia.
RispondiEliminaMiao Lidia,
Eliminaimmagino fossero i rabdomanti!
Tuo stregatto in cerca di succo di zucca.
Ciao Stregatto, potreste eliminare uno dei miei due commenti? Ho combinato un pasticcio e ho scritto un doppione. Rabdomante è una parola colta, io ti parlo di cose che mi raccontava mio nonno, semplicemente avevano un dono, vero o presunto. In altre regioni non so se esistesse questa pratica e se si usassero bacchette di ulivo. Non ho mai assaggiato il succo di zucca, ma ho il sospetto che sia una vera schifezza... Ciao da Lidia.
RispondiEliminaSistemato il commento doppio! ;-)
EliminaMiao Lidia,
EliminaRussell Crowe ci ha fatto anche un film...The Water Diviner!
Tuo Stregatto in salsicciomante.
Io invece sarei curiosa di assaggiare il succo di zucca, adoro le zucche (faccio anche gli gnocchi alla zucca). In compenso ho assaggiato la burrobirra (non so se fosse come la intendeva la Rowling, però non era male) a una cena potteriana a cui sono andata assieme a mio marito e mio figlio. Nel complesso una bellissima esperienza!
EliminaMiao OmbraUnicorno,
Eliminaanche io ho assaggiato la burrobirra, e i ravioli di zucca rossa, ghghgh!
Per il succo di zucca resto in attesa di trovarlo, chissà!
Tuo Stregattaccio pappone
La mia bacchetta è di cipresso... quando l'ho saputo sono rimasta piacevolmente sorpresa, perché ho sempre avuto un debole per i cipressi...
RispondiEliminaMiao OmbraUnicorno,
Eliminail tuo 'cipresso' mi ha ricordato una bellissima canzone, Inverno, cantata da F. Battiato Battiato...https://www.youtube.com/watch?v=aIJgIaoQ1Lc
Tuo Stregatto in cerca di ispirazioni musicali per la fanfiction felina.