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venerdì 22 settembre 2017

Tipi di legno delle bacchette

Tipi di legno delle bacchette

A conclusione della serie di post sulle bacchette, comprendente la biografia del signor Olivander, lo studio su lunghezza e flessibilità, e le analisi sui vari nuclei per le bacchette, siamo giunti alle tipologie di legni da bacchetta prediletti dal famoso fabbricante di Diagon Alley.
Anche questo contenuto scritto da J.K. Rowling doveva essere sbloccato nel Momento 3 del capitolo 5 della Pietra Filosofale, ossia il seguente:

Harry Potter e la Pietra Filosofale: Olivander

C'erano alcune scatole per bacchette sulla sedia al centro della scena, tra Harry a sinistra e Garrick Olivander a destra. Scorrendovi sopra, compariva un alone violaceo attorno ad una di queste, bastava cliccarci e potevamo scoprire quanto segue:

Tipi di legno delle bacchette

Il seguente resoconto sui poteri e le proprietà dei diversi legni da bacchetta è tratto dagli appunti raccolti in una lunga carriera dal signor Garrick Olivander, considerato da tutti il miglior fabbricante di bacchette del mondo. Come si vedrà, Olivander sostiene che il legno da bacchetta abbia percezioni e preferenze quasi umane.

Olivander presenta così i suoi appunti sui legni da bacchetta:
Ogni bacchetta è unica e la sua indole dipende dallo specifico albero e creatura magica da cui derivano i propri componenti. C'è di più: ogni bacchetta, dopo aver trovato il proprietario ideale, comincia a imparare da lui e allo stesso tempo a istruirlo. Per questo i seguenti appunti vanno presi come considerazioni generali su ciascun tipo di legno con cui preferisco lavorare, e non si applicano a nessuna bacchetta specifica.

Solo pochi alberi sono in grado di produrre legno di qualità per bacchette (esattamente come pochi esseri umani sono dotati di magia). Servono anni di esperienza per determinare quali hanno questo dono, anche se può essere più semplice riconoscerli se tra il fogliame ci sono nidi di Asticello, dato che questa creatura non dimora mai su alberi ordinari. I seguenti appunti sui diversi tipi di legno da bacchetta vanno considerati più che altro come un punto di partenza, perché questa è la ricerca di una vita e continuo a imparare da ogni bacchetta che fabbrico e abbino al suo proprietario.

Abete

Il mio esimio nonno, Gerbold Octavius Olivander, ha sempre definito quella di abete 'la bacchetta del sopravvissuto', perché l'aveva venduta a tre maghi che, in seguito, avevano superato indenni un pericolo mortale. Senza dubbio questo legno, provenendo dall'albero più resistente in assoluto, crea bacchette che richiedono ai loro legittimi proprietari un potere stabile e propositi fermi, mentre sono uno strumento scarso nelle mani di una persona indecisa e incostante. Le bacchette di abete sono particolarmente adatte alla Trasfigurazione e preferiscono un padrone dal comportamento deciso, determinato e, di quando in quando, intimidatorio.

Acacia

Si tratta di un legno da bacchetta piuttosto raro da cui, ho scoperto, si ricavano bacchette dal carattere difficile che spesso rifiutano di prodursi in incantesimi se non per il loro proprietario, e riservano i migliori risultati solo ai maghi più talentuosi. Questa suscettibilità le rende difficili da piazzare, per questo ne tengo solo una piccola scorta per le streghe e i maghi sufficientemente raffinati, dato che l'acacia non è adatta alla cosiddetta magia “fumi e botti”. Se ben abbinata, la bacchetta di acacia non ha nulla da invidiare a nessun’altra, anche se spesso è sottovalutata a causa del suo carattere particolare.

Acero

Ho sempre riscontrato che le bacchette d'acero scelgono maghi che per natura amano viaggiare ed esplorare; non sono bacchette nate per stare in casa e prediligono una strega o un mago ambiziosi, altrimenti la loro magia si appesantisce e si spegne. Nuove sfide e frequenti cambi d'orizzonte fanno letteralmente risplendere la bacchetta di acero che diventa sempre più brunita man mano che il suo prestigio e i suoi talenti crescono, insieme a quelli del suo padrone. L'acero da bacchetta di qualità è un legno bello e ambito e, da secoli, uno dei più costosi. Possedere una bacchetta d'acero è da sempre uno status symbol, perché ha fama di essere la bacchetta delle persone di successo.

Agrifoglio

L'agrifoglio è uno dei legni da bacchetta più rari; ritenuto tradizionalmente protettivo, questo legno si sposa felicemente con chi può aver bisogno d'aiuto per superare la propria tendenza alla rabbia e all’impetuosità. Non di rado, inoltre, le bacchette di agrifoglio scelgono un padrone coinvolto in qualche pericolosa impresa di ricerca, spesso di tipo spirituale. L'agrifoglio è uno di quei legni la cui efficacia negli incantesimi varia radicalmente a seconda del nucleo scelto per la bacchetta. È notoriamente difficile combinarlo alla piuma di fenice, perché la sua imprevedibilità entra in qualche modo in conflitto con il temperamento distaccato della fenice. Nella remota eventualità in cui una simile combinazione trovi il suo proprietario ideale, tuttavia, niente e nessuno dovrebbe provare a ostacolarli.

Alloro

Si dice che queste bacchette non possano compiere cattive azioni, tuttavia so di bacchette d'alloro che hanno compiuto incantesimi potenti e qualche volta letali, alla ricerca della gloria (obiettivo non insolito per i compagni ideali di queste bacchette). Capita che la bacchetta d'alloro venga ingiustamente definita capricciosa. Il fatto è che non sopporta di avere un padrone pigro e quando è così si lascia vincere con facilità da un altro mago. In tutti gli altri casi la bacchetta d'alloro rimane per sempre felicemente fedele al suo primo compagno, anzi, produce uno spontaneo lampo di luce nel caso in cui qualcun altro cerchi di rubarla (caratteristica, questa, davvero accattivante).

Biancospino

Gregorovitch, il fabbricante di bacchette, scrisse che dal biancospino si ricava 'una bacchetta insolita e contraddittoria, ricca di paradossi esattamente come l'albero che l'ha generata: i fiori e le foglie hanno poteri curativi, mentre i rami tagliati odorano di morte'. Anche se mi trovo in disaccordo con molte conclusioni di Gregorovitch, sulle bacchette di biancospino concordiamo entrambi e consideriamo la loro natura complessa e intrigante, esattamente come quella di chi è più adatto a possederle. Le bacchette di biancospino saranno sì particolarmente efficaci nella magia curativa, ma sono anche versate nelle maledizioni, e ho notato che in generale si sentono più affini a un carattere ricco di contrasti, o con un mago che attraversa un periodo turbolento della sua vita. In ogni caso il biancospino non si domina facilmente e non mi sognerei mai di dare in mano una di queste bacchette a qualcuno che non sia un mago di dimostrato talento, o le conseguenze sarebbero disastrose. Vale la pena di ricordare che le bacchette di biancospino hanno una peculiarità: se maneggiate in modo sbagliato, i loro incantesimi possono ritorcersi contro chi li scaglia.

Carpino

La mia bacchetta è di carpino e quindi è con tutta la dovuta modestia che affermo che questo legno sceglie come compagno per la vita una strega o un mago con un'unica e pura passione, che qualcuno potrebbe definire ossessione (anche se io preferisco il termine 'sogno'), e che è quasi sempre destinata a realizzarsi. Le bacchette di carpino si adattano allo stile magico del loro proprietario più in fretta di molte altre e diventano così personali che gli altri maghi faranno molta fatica a utilizzarle anche per gli incantesimi più semplici. Allo stesso modo le bacchette di carpino acquisiscono il codice d'onore (qualunque esso sia) del loro proprietario e si rifiuteranno, nel bene e nel male, di fare qualunque cosa che non corrisponda ai principi del loro padrone. Sono bacchette molto ricettive e ben calibrate.

Castagno

Questo legno è molto interessante e sfaccettato. Muta carattere a seconda del nucleo a cui si abbina, e prende molte sfumature dalla personalità di chi lo possiede. La bacchetta di castagno è attratta da streghe e maghi esperti nel domare creature magiche, da chi è particolarmente dotato in Erbologia e da chi possiede un talento naturale per il volo. Tuttavia, se al castagno si abbinano le corde del cuore di drago, la bacchetta si sposa perfettamente con chi è innamorato del lusso e dei beni materiali e non si fa molti scrupoli su come ottenerli. Per contro, tre capi consecutivi del Wizengamot sono stati proprietari di bacchette di castagno e unicorno, dal momento che questa combinazione sembra prediligere coloro che si occupano di giustizia, in tutte le sue forme.

Cedro

Ogni volta che incontro qualcuno con una bacchetta di cedro noto in lui una forza di carattere e una lealtà fuori dal comune. Mio padre Gervaise Olivander diceva sempre 'non potrai mai ingannare chi possiede una bacchetta di cedro' e non posso che essere d'accordo: la bacchetta di cedro trova il suo habitat naturale dove albergano intuito e perspicacia. Ma dirò di più: non ho mai tenuto a oppormi a un mago con una bacchetta di cedro, specialmente nel caso in cui qualcuno abbia fatto del male a un suo caro. La strega o il mago correttamente abbinati a una bacchetta di cedro sono potenzialmente temibili avversari, e spesso chi li sfida con leggerezza ne rimane sconvolto.

Ciliegio

Da questo legno molto raro si ricavano bacchette dal potere singolare, apprezzatissime dagli studenti della scuola di Magia di Mahoutokoro, in Giappone, dove possederne una è fonte di grande prestigio. Il compratore Occidentale non deve pensare che da quest'albero, visti i suoi bei fiori rosa, si ricavino bacchette puramente ornamentali e frivole. Il ciliegio, infatti, genera spesso una bacchetta dal potere davvero letale, qualunque sia il nucleo; ma se abbinata alle corde del cuore di drago, non dovrebbe mai appartenere a un mago che non abbia un eccezionale auto-controllo e forza d'animo.

Cipresso

Le bacchette di cipresso sono associate alla nobiltà d'animo. Il grande fabbricante di bacchette medievale, Geraint Olivander, scrisse che per lui era sempre un onore abbinare correttamente una bacchetta di cipresso al suo proprietario, perché sapeva di trovarsi in presenza di una strega o di un mago che sarebbero morti in circostanze eroiche. Fortunatamente ora, in tempi meno sanguinari, coloro che possiedono una bacchetta di cipresso sono chiamati raramente a sacrificare la propria vita, ma senza dubbio molti di loro lo farebbero, se necessario. Le bacchette di cipresso trovano la loro anima gemella tra i coraggiosi, gli audaci e chi è pronto a sacrificarsi, cioè coloro che non temono di confrontarsi con le proprie ombre e con quelle degli altri.

Corniolo

Il corniolo è uno dei legni che preferisco, e ho scoperto che abbinare correttamente una bacchetta di questo materiale al suo proprietario ideale è sempre piacevole. Le bacchette di corniolo sono vivaci e capricciose; giocherellone per natura, cercano ostinatamente un compagno che offra emozioni e divertimento. Detto ciò, non c'è niente di più sbagliato che pensare che le bacchette di corniolo non siano in grado di cimentarsi in magie serie quando richiesto. È risaputo, infatti, che in condizioni difficili sanno compiere incantesimi notevoli e in coppia con un mago abile e ingegnoso possono produrre incantesimi davvero splendidi. Molte bacchette di corniolo hanno una curiosa fissazione: si rifiutano di compiere incantesimi non-verbali e spesso sono piuttosto rumorose.

Ebano

Questo legno nero lucente ha un aspetto e una fama impressionanti, essendo particolarmente adatto a ogni tipo di magia da combattimento e alla Trasfigurazione. L'ebano dà il suo meglio nelle mani di chi ha il coraggio di essere se stesso. Spesso anticonformisti, diversi o inclini a essere fuori dagli schemi, si trovano proprietari di bacchette di ebano sia tra le fila dell'Ordine della Fenice che tra i Mangiamorte. Secondo la mia esperienza, il padrone ideale di una bacchetta di ebano è colui che, a dispetto delle pressioni esterne, resta aggrappato alle proprie convinzioni e non si lascia distogliere facilmente dai suoi propositi.

Faggio

La persona giusta per una bacchetta di faggio sarà: se giovane, molto più matura della sua età, se adulta, intelligente e ricca di esperienza. Le persone intolleranti e di vedute ristrette ottengono scarsi risultati con le bacchette di faggio. Capita spesso, in questi casi, che chi ha ottenuto una bacchetta di faggio senza essere adatto a essa (bramando questo legno estremamente ambito e apprezzato e ricco di sfumature) si presenti alla porta di esperti fabbricanti come me chiedendo come mai la loro bella bacchetta sia così fiacca. Con il mago giusto, la bacchetta di faggio è in grado di compiere magie di un'arte e una finezza tali che si riscontrano raramente in altri legni; da qui deriva la sua fama prestigiosa.

Frassino

La bacchetta di frassino resta sempre fedele al suo unico e legittimo padrone e non dovrebbe essere mai tramandata né regalata perché perderebbe i suoi poteri e le sue doti. Questa tendenza è esasperata se possiede un nucleo di unicorno. Raramente le antiche superstizioni sulle bacchette reggono a un esame attento, ma trovo che nella vecchia filastrocca sulle bacchette di sorbo, castagno, frassino e nocciolo ci sia un briciolo di verità (il sorbo sparla, il castagno sogna, testardo è il frassino, il nocciolo si lagna). Nella mia esperienza, le streghe e i maghi più adatti alle bacchette di frassino non si lasciano distogliere facilmente dai loro propositi e dalle loro idee. Tuttavia le streghe o i maghi insolenti e troppo sicuri di sé che spesso insistono a voler provare bacchette di questo legno prestigioso rimarranno delusi dai risultati. Il proprietario ideale può essere ostinato, e di certo sarà coraggioso, ma mai arrogante o grossolano.

Larice

Resistente, durevole e di colore caldo, il larice è da sempre considerato un legno ricco di poteri e affascinante. Le bacchette da esso ricavate hanno fama di instillare fiducia e coraggio in chi le usa, per questo la loro richiesta è sempre superiore alle scorte. Tuttavia questa ricercatissima bacchetta è difficile da soddisfare quando deve scegliere il suo proprietario ideale ed è molto più insidiosa da maneggiare di quanto si immagini. Trovo che il larice produca sempre bacchette dai talenti nascosti e dagli effetti imprevedibili, caratteristiche che rispecchiano quelle del suo padrone ideale. Capita spesso che la strega o il mago destinati a una bacchetta di larice non si rendano completamente conto dei loro considerevoli talenti fino a quando non si uniscono a essa. A quel punto diventeranno una coppia eccezionale.

Melo

Di bacchette di melo non se ne fabbricano molte. Sono potenti e appropriate per un mago con grandi mire e nobili ideali, dato che questo legno mal si addice alle Arti Oscure. Dicono che il padrone di una bacchetta di melo sarà beneamato e longevo e ho notato che spesso i clienti dal grande fascino personale si sposano perfettamente con questo legno. Tra i possessori di bacchette di melo si riscontra di frequente un'insolita abilità di comunicare con altri esseri magici nella loro lingua madre: tra questi possiamo includere il famoso autore di Guida completa alla lingua e ai costumi dei Maridi, Dylan Marwood.

Nocciolo

Le bacchette fabbricate con questo legno sono sensibili e spesso rispecchiano lo stato emotivo del loro padrone, risultando più adatte a chi capisce e riesce a controllare le proprie emozioni. Chiunque maneggi una bacchetta di nocciolo quando il suo proprietario abbia recentemente perso le staffe o subito una cocente delusione dovrebbe stare attento perché la bacchetta assorbe l'energia ed è capace di scaricarla in modo imprevedibile. Tuttavia questi piccoli disagi sono più che compensati dagli aspetti positivi della bacchetta di nocciolo, che in mani capaci è in grado di compiere incantesimi eccezionali, ed è così devota al suo padrone che spesso 'appassisce' quando costui passa a miglior vita (in altre parole, espelle tutta la sua magia e si rifiuta di funzionare, rendendo necessaria la rimozione del nucleo e il suo inserimento in un altro involucro, sempre che si abbia ancora bisogno della bacchetta. Tuttavia se il nucleo è di crine di unicorno non c'è speranza, la bacchetta sarà sicuramente 'morta'). Le bacchette di nocciolo possiedono inoltre la singolare capacità di rilevare l'acqua nel sottosuolo ed emettono lacrime di vapore argenteo quando si passa sopra a fonti e pozzi nascosti.

Noce

Alle streghe e ai maghi molto intelligenti bisognerebbe sempre far provare per prima una bacchetta di noce, perché, in nove casi su dieci, saranno perfetti l'uno per l'altra. Le bacchette di noce appartengono spesso a inventori e innovatori magici; si tratta di un bel legno, insolitamente versatile e adattabile. Ma attenzione: a differenza di altri legni difficili da dominare e che possono rifiutarsi di eseguire incantesimi estranei alla loro natura, la bacchetta di noce, una volta assoggettata, assolverà qualsiasi compito le venga affidato, a patto che chi la usa sia sufficientemente brillante. Ne risulta un'arma davvero letale se posta nelle mani di una strega o un mago senza scrupoli, perché il mago e la bacchetta possono alimentarsi a vicenda in modo malsano.

Noce nero

Meno diffusa della bacchetta di noce tradizionale, quella di noce nero è attratta da un padrone di buoni istinti e potente introspezione. Il noce nero è un legno molto bello, ma non è il più facile da dominare. Ha un vezzo marcato: è enormemente sensibile al conflitto interiore e perde potere in modo drammatico se il suo padrone cede all’auto-illusione. Se la strega o il mago in questione non possono o non vogliono essere onesti con se stessi o con gli altri, la bacchetta spesso non assolve adeguatamente il suo compito e dovrà essere affidata a un nuovo e più adatto proprietario per recuperare il proprio valore. Accanto a un padrone sincero e consapevole, la bacchetta di noce nero è tra le più leali e ammirevoli, con un talento straordinario in tutti i tipi di incantesimo.

Olmo

Indubbiamente è stato un mago che possedeva una bacchetta di olmo e voleva dimostrare la purezza del suo lignaggio a far circolare la voce infondata che solo i Purosangue possono produrre magia con queste bacchette, poiché io stesso conosco Nati Babbani che sono compagni perfetti della loro bacchetta di olmo. La verità è che le bacchette di olmo preferiscono maghi di carisma, destrezza e innata nobiltà. Tra tutti i legni da bacchetta, nella mia esperienza l'olmo è quello che produce meno incidenti, meno errori sciocchi e gli incantesimi più eleganti. Sono bacchette sofisticate, capaci, nelle mani giuste, di magie avanzatissime (il che contribuisce appunto a renderle molto ricercate tra coloro che sposano la filosofia del sangue puro).

Ontano

Il legno di ontano è inflessibile, ciononostante ho scoperto che il proprietario ideale di una bacchetta fabbricata con questo materiale spesso non è testardo e ostinato, ma disponibile, rispettoso e molto simpatico. Mentre la maggior parte dei legni per bacchetta ricerca un'affinità con il carattere di colui che servirà al meglio, l'ontano fa eccezione poiché sembra essere attratto da una natura se non proprio opposta alla sua, certamente di tipo molto diverso. Quando una bacchetta di ontano viene collocata con successo diventa una meravigliosa e leale compagna. Tra tutte le bacchette questa è la più adatta agli incantesimi non-verbali: da qui la fama di essere idonea solo alle streghe e ai maghi di livello superiore.

Peccio

I fabbricanti di bacchette inesperti definiscono il peccio (o abete rosso) un legno difficile, ma così facendo rivelano solo la loro incompetenza. È piuttosto vero che serve una particolare maestria per lavorare questo legno, da cui si ricavano bacchette inadatte a chi è di indole nervosa o insicura, e che diventano davvero pericolose tra dita tremanti. Con le bacchette di peccio serve una mano ferma perché spesso sembra che la pensino a modo loro sul tipo di magia che dovrebbero essere chiamate a eseguire. Comunque, quando una bacchetta di peccio trova il suo partner ideale – nella mia esperienza un mago audace e con un buon senso dell'umorismo – diventa una magnifica assistente, profondamente fedele al suo padrone e capace di incantesimi spettacolari e di grande effetto.

Pero

Questo legno dalle sfumature dorate produce bacchette con magnifici poteri magici che danno il meglio di sé nelle mani dei buoni di cuore, dei generosi e dei saggi. Secondo la mia esperienza, chi possiede una bacchetta di pero è solitamente una persona benvoluta e rispettata. Non sono a conoscenza di un solo caso in cui una bacchetta di pero sia appartenuta a un Mago Oscuro. Le bacchette di questo legno sono tra le più resistenti e ho notato che tendono a sembrare incredibilmente nuove, anche dopo numerosi anni di strenuo utilizzo.

Pino

La bacchetta di pino, dalla venatura dritta, sceglie sempre un padrone indipendente e anticonformista che può apparire un solitario, intrigante e misterioso. Alle bacchette di pino piace essere usate con creatività e, a differenza di altre, si adattano volentieri a nuovi metodi e incantesimi. Molti fabbricanti sostengono che le bacchette di pino riescano a individuare e diano il meglio di sé con chi è destinato a una lunga vita. Io non posso che confermarlo, perché non ho mai conosciuto un padrone di bacchetta di pino morto in tenera età. Queste bacchette sono tra le più ricettive agli incantesimi non-verbali.

Pioppo

'Se cerchi l’integrità morale, guarda prima tra i pioppi' soleva dire mio nonno, Gerbold Olivander. La mia personale esperienza con le bacchette di pioppo e i loro padroni combacia perfettamente con questa massima. Ecco una bacchetta su cui si può contare, forte, resistente e dal potere costante, che preferisce lavorare con una strega o un mago dalla moralità cristallina. Tra i fabbricanti di basso livello circola una storiella trita e ritrita secondo cui nessuna bacchetta di pioppo ha mai scelto un politico. Affermando ciò si dimostrano penosamente ignoranti: infatti due dei più validi Ministri della Magia, Eldritch Diggory e Evangeline Orpington, possedevano un'eccellente bacchetta di pioppo Olivander.

Pioppo Bianco

Il legno di pioppo bianco di qualità per bacchette è appunto di colore bianco e a grana fine, ed è molto apprezzato da tutti i fabbricanti per la sua elegante somiglianza con l'avorio e per gli incantesimi eccezionali che è in grado di produrre. Il proprietario ideale di questa bacchetta è spesso un abile duellante, o lo diventerà, perché il pioppo bianco si addice in modo particolare alla magia da combattimento. Si narra che possedere una bacchetta di pioppo bianco fosse un requisito indispensabile per entrare a far parte di un famigerato club clandestino di duellanti del XVIII secolo, chiamato dai suoi membri 'Le Lance d'Argento'. Secondo la mia esperienza, il proprietario di una bacchetta di pioppo bianco di solito è una persona forte e determinata, più facilmente attratta, rispetto agli altri, dalle imprese di ricerca e dai nuovi ordinamenti. Questa è una bacchetta per maghi rivoluzionari.

Prugnolo

Il prugnolo – che è un legno da bacchetta davvero poco comune – ha fama, secondo me ben meritata, di essere perfetto per un guerriero. Questo non significa per forza che il padrone di una bacchetta di prugnolo pratichi le Arti Oscure (anche se è innegabile che chi lo fa, apprezzerà il suo prodigioso potere); si trovano bacchette di prugnolo sia tra gli Auror che tra i detenuti di Azkaban. Caratteristica singolare dei cespugli di prugnolo, dotati di perfide spine, è quella di produrre le bacche più dolci dopo le gelate più rigide: sembra che le bacchette ottenute da questo legno, prima di creare un vero e proprio legame con i loro padroni, debbano attraversare al loro fianco pericoli e avversità. Se così accade, la bacchetta di prugnolo diventerà il servitore più fedele e leale che si possa desiderare.

Quercia

Una bacchetta da avere accanto nel bene e nel male. È un'amica leale, proprio come il mago a cui è destinata. Le bacchette di quercia vogliono un compagno forte, coraggioso e fedele. Ciò che molti non sanno, invece, è che il possessore di una bacchetta di quercia di solito ha un potente intuito e, spesso, una certa affinità con la magia della Natura e con le creature e le piante necessarie a un mago sia per esercitare le sue arti che per svagarsi. L'albero di quercia è considerato 'Re della foresta' dal solstizio d'inverno a quello d'estate, quindi il suo legno andrebbe raccolto solamente in questo periodo (l'agrifoglio, invece, diventa Re quando il giorno ricomincia ad accorciarsi, e quindi andrebbe raccolto nella seconda parte dell’anno. Si ritiene che questa divisione sia all'origine del vecchio detto: 'Se lui è quercia e lei è agrifoglio, le nozze non consiglio'. Una superstizione che trovo infondata). Si narra che la bacchetta di Merlino fosse di quercia, anche se non si può provare, dato che la sua tomba non è mai stata ritrovata.

Quercia rossa

Sentirete spesso qualche ignorante dire che la quercia rossa è un segnale infallibile del temperamento focoso del suo proprietario. In realtà, il legittimo padrone di una bacchetta di quercia rossa è dotato di un'insolita prontezza di riflessi, il che rende questa bacchetta uno strumento ideale per il combattimento. Meno comune di una bacchetta di quercia tradizionale, quella rossa si sposa a pennello con un mago dal tocco leggero, un mago sveglio e che sa adattarsi, capace di incantesimi dal tratto distintivo e personale, qualcuno insomma che vale la pena di avere accanto durante una battaglia. Le bacchette di quercia rossa sono, secondo me, tra le più belle.

Salice

Il salice è un legno da bacchetta raro e dotato di poteri curativi. Ho notato che spesso il proprietario ideale di una tale bacchetta ha alcune insicurezze (di solito ingiustificate), per quanto bene cerchi di nasconderlo. Anche se molti clienti sicuri di sé insistono a voler provare una bacchetta di salice (attirati dalla sua bellezza e dalla fama ben fondata di consentire magia avanzata e incantesimi non-verbali), quelle da me fabbricate hanno sempre preferito maghi dalle grandi potenzialità rispetto a quelli che credevano di non aver più molto da imparare. Nella mia famiglia si diceva sempre: 'Chi più lontano deve andare, con il salice più in fretta ci potrà arrivare'.

Sambuco

Estremamente raro e considerato profondamente infausto, questo legno forgia bacchette assai difficili da dominare. Esse contengono una magia potente, ma disdegnano il padrone se questi non è a loro superiore; solo un grande mago è in grado di conservare una bacchetta di sambuco. Il vecchio detto 'Bacchetta di sambuco, non cavi un ragno dal buco' si fonda sulla paura che incute questa bacchetta, ma in realtà è una superstizione senza fondamento; e quegli sciocchi fabbricanti di bacchette che si rifiutano di lavorare con il sambuco non lo fanno perché temono questo legno ma perché dubitano di venderne il prodotto. La verità è che il sambuco si accompagna bene solo a una persona davvero fuori dal comune, e nelle rare occasioni in cui l'accoppiata riesce è sicuro che un destino speciale attende la strega o il mago in questione. Durante i miei lunghi anni di studio ho scoperto un altro fatto sulle bacchette di sambuco: chi le possiede spesso prova una forte affinità con chi è stato scelto da una bacchetta di sorbo.

Sequoia

Il legno di sequoia di qualità per le bacchette scarseggia, ma è sempre molto richiesto perché ha fama di portare fortuna al suo possessore. Com'è spesso il caso quando si tratta di tradizioni popolari sulle bacchette, la gente vede le cose al contrario: non sono le bacchette di sequoia in sé a essere fortunate, ma sono fortemente attratte da chi ha già di suo l'ammirevole capacità di cadere sempre in piedi, di fare la scelta giusta, di trarre vantaggio anche dalla catastrofe. La combinazione di una bacchetta di sequoia con una strega o un mago rispondenti a questa descrizione è sempre affascinante. Di solito, quando vedo uscire dal mio negozio una tale accoppiata mi aspetto da loro grandi gesta.

Sicomoro

Il sicomoro produce bacchette con sete di ricerca, desiderose di nuove esperienze, e che perdono il loro lustro se impiegate in banali attività. Uno svantaggio di queste bacchette è che prendono fuoco se lasciate ad 'annoiarsi'; molte streghe e maghi di mezza età rimangono sconcertati quando la loro fedele bacchetta gli s'incendia in mano proprio quando, per l'ennesima volta, le chiedono di portar loro le pantofole. Come si può ben dedurre, il proprietario ideale di una bacchetta di sicomoro è curioso, pieno di vita e avventuroso. Quando si accompagna a un padrone di tal fatta, il sicomoro dimostra una capacità di adattamento e apprendimento tali da farne uno dei legni da bacchetta più apprezzati nel mondo.

Sorbo

Da sempre il sorbo è uno dei legni da bacchetta prediletti, perché si ritiene sia il più protettivo; in effetti, secondo la mia esperienza, il sorbo rende particolarmente forte e difficile da spezzare qualsiasi tipo d'incantesimo difensivo. È opinione comune che nessuna strega o mago Oscuri abbiano mai posseduto una bacchetta di sorbo e non riesco a ricordare un solo caso in cui una bacchetta di sorbo da me fabbricata abbia compiuto del male in giro per il mondo. Il sorbo si addice di più a chi ha le idee chiare e il cuore puro, ma questa fama di virtù non deve trarre in inganno: queste bacchette sono pari alle altre, spesso sono migliori e di frequente le surclassano in duello.

Tasso

Le bacchette di tasso sono tra le più rare. Il loro compagno ideale è una persona altrettanto fuori dal comune e, di quando in quando, famosa. La bacchetta di tasso è rinomata perché dà al suo padrone il potere di vita o di morte, il che naturalmente si potrebbe dire di tutte le bacchette. Tuttavia il tasso ha una reputazione particolarmente oscura e spaventosa nel campo dei duelli e delle maledizioni. In ogni caso, è inesatto dire (come fa spesso chi non se ne intende) che chi usa una bacchetta di tasso è più attratto di altri dalle Arti Oscure. La strega o il mago più adatti a una bacchetta di tasso possono ugualmente dimostrarsi strenui difensori del prossimo. Le bacchette ricavate da questi alberi plurisecolari sono appartenute sia a eroi che a criminali. Quando un mago viene sepolto con la sua bacchetta di tasso, di solito questa germoglia, dando origine a un albero che custodirà la tomba del suo defunto padrone. Secondo la mia esperienza, di certo le bacchette di tasso non scelgono mai un mago mediocre o timido.

Tiglio argentato

Questo legno da bacchetta raro ed estremamente affascinante era molto in voga nel XIX secolo. Le scorte erano sempre insufficienti e i fabbricanti di bacchette senza scrupoli tingevano legno scadente nel tentativo di ingannare i clienti. La bellezza di queste bacchette, però, non era l'unico motivo che le rendeva così appetibili: il tiglio argentato aveva fama di dare il meglio di sé con i Veggenti e con i maghi versati nella Legilimanzia, due arti misteriose, che accrescevano il prestigio di chi possedeva bacchette di tal fatta. Quando la richiesta di questo tipo di bacchette raggiunse il suo apice, il fabbricante Arturo Cephalopos insinuò che l'associazione tra tiglio argentato e chiaroveggenza era 'una menzogna messa in giro da commercianti come Gerbold Olivander (mio nonno) che hanno scorte eccessive di tiglio argentato e sperano di liberarsene'. Ma Cephalopos era un ignorantone e un fabbricante di bacchette di scarso livello e nessuno, Veggente o meno, si stupì quando dichiarò fallimento.

Vite

I druidi consideravano un albero qualsiasi cosa che avesse un gambo legnoso, e la vite produce bacchette così speciali che per me è stato un piacere dare un seguito a questa loro usanza. Le bacchette di vite sono tra le meno comuni ed è stato affascinante notare come i loro proprietari siano quasi sempre streghe e maghi che perseguono uno scopo più alto, che hanno un intuito fuori dal comune e che stupiscono spesso chi crede di saperla più lunga. Pare che le bacchette di vite siano fortemente attratte da persone dotate di una profondità nascosta e ho scoperto che sono le più sensibili di tutte quando si tratta di riconoscere all'istante il proprio futuro padrone. Secondo fonti affidabili è sufficiente che un proprietario adatto entri nella stanza per suscitare una reazione magica in queste bacchette. Io stesso ho osservato il fenomeno due volte nel mio negozio.

Sotto potete vedere tre diversi esempi di legni da bacchetta, presumibilmente uno giallastro, uno bianco e uno rossiccio, anche se non ne conosciamo esattamente l'albero di provenienza:

Legni delle bacchette nel nuovo Pottemore

D'altra parte, sappiamo che le illustrazioni di Pottermore si sono spinte oltre, arrivando a distinguere sei diverse tonalità in base alla tipologia di legno. Vediamo innanzitutto le bacchette di legno bianco:

Bacchette di legno bianco

Di questo colore, abbiamo bacchette in legno di Pioppo bianco (Aspen) e Sicomoro (Sycamore).
Non possiamo associare personaggi delle varie saghe a questi due legni, quantomeno a noi non ne risultano.

Bacchette di legno marrone molto chiaro, o giallo

Le bacchette in legno marrone molto chiaro, o giallo se preferite la nuova dicitura, possono derivare dai seguenti alberi:
  1. Abete (Fir), posseduta dalla professoressa di Trasfigurazione Minerva McGranitt;
  2. Acero (Maple);
  3. Biancospino (Hawthorn) era la bacchetta di Draco Malfoy, gli è stata sottratta da Harry Potter nei Doni della Morte, che la poi utilizzata nell'ultimo duello contro Lord Voldemort;
  4. Carpino (Hornbeam) erano le bacchette dello stesso Olivander, ma anche di Viktor Krum, quest'ultima prodotta dal fabbricante Gregorovitch;
  5. Larice (Larch) posseduta dalla strega cantante Celestina Warbeck;
  6. Peccio (Spruce);
  7. Pioppo (Poplar) dei Ministri della Magia Eldritch Diggory (1733-1747) e Evangeline Orpington (1849-1855), nominati nel contenuto esclusivo;
  8. Pino (Pine);
  9. Salice (Willow), era il legno della bacchetta di Lily Evans, madre di Harry Potter, ma anche della seconda bacchetta di Ron Weasley, acquistata al terzo anno scolastico;
  10. Sambuco (Elder)*, ci sembra superfluo dire chi possedeva la sola bacchetta di Sambuco nota della saga.

Bacchette di legno marrone chiaro

Il legno marrone chiaro di Pottermore copre numerosi legni da bacchetta. Eccoli a seguire:
  1. Acacia (Acacia);
  2. Agrifoglio (Holly) è la celebre bacchetta di Harry Potter, con nucleo di Piuma della Fenice di Silente, Fanny. Chissà se Fanny (o Fawkes in originale) è diventata l'animale da compagnia di Silente prima o dopo aver donato le piume per le bacchette di Voldemort e Harry. Sarebbe bello scoprirlo nella saga di Animali Fantastici!
  3. Alloro (Laurel);
  4. Castagno (Chestnut) era il legno della bacchetta di tre capi del Wizengamot, come detto nel contenuto, ma anche di quella di Peter "Codaliscia" Minus, prodotta per lui da Olivander durante la prigionia a Villa Malfoy. Inoltre, di castagno era anche la leggendaria bacchetta di Sir Cadogan;
  5. Cipresso (Cypress), legno della bacchetta di Remus Lupin;
  6. Corniolo (Dogwood);
  7. Faggio (Beech);
  8. Frassino (Ash) era il legno della bacchetta del Tassorosso Cedric Diggory, ma anche della prima bacchetta usata da Ron, il cui proprietario originario era il fratello Charlie Weasley;
  9. Melo (Apple), il solo nome di un possessore di bacchetta di questo legno è Dylan Marwood, citato nel contenuto di cui sopra;
  10. Nocciolo (Hazel), posseduta dalla professoressa di Divinazione Sibilla Cooman;
  11. Ontano (Alder) era la bacchetta di Quirinus Raptor, insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure nella Pietra Filosofale. Ed è anche il legno della mia bacchetta!
  12. Prugnolo (Beech) era una bacchetta che Ron ha sottratto a un Ghermidore nei Doni della Morte, per poi passarla ad Harry a seguito della perdita della sua in agrifoglio (grazie per la segnalazione a un nostro anonimo lettore!);
  13. Quercia (English Oak), narra la leggenda che fosse la bacchetta di Merlino, ma siamo certi che di quercia era la bacchetta di Rubeus Hagrid. Spezzata quando è stato espulso da Hogwarts, sospettiamo che sia nascosta nel manico del suo ombrello rosa;
  14. Sorbo (Rowan);
  15. Tasso (Yew): stando agli appunti di J.K. Rowling, la bacchetta di Ginny Weasley è di questo legno, così come quella del nemico per eccellenza di Harry Potter: Lord Voldemort. E' curioso che sua moglie e il suo mortale nemico abbiano la bacchetta del medesimo legno. O no?
  16. Tiglio argentato (Silver Lime);
  17. Vite (Vine) è il legno della bacchetta di Hermione Granger.

Bacchette di legno rossiccio

Le bacchette in legno rossiccio hanno un aspetto gradevole, vediamo da quali alberi provengono:
  1. Cedro (Cedar) è la bacchetta del professor Horace Lumacorno, direttore di Serpeverde e insegnante di Pozioni;
  2. Ciliegio (Cherry) oltre a essere il tipo di legno prediletto dagli studenti di Mahoutokoro, la Scuola di Magia giapponese, è anche il legno della bacchetta di Gilderoy Allock, di Mary Cattermole, la Nata Babbana interrogata da Dolores Umbridge nei Doni della Morte, e infine la seconda bacchetta di Neville Paciock, l'ultima bacchetta prodotta da Olivander prima di essere rapito dai Mangiamorte;
  3. Pero (Pear);
  4. Quercia rossa (Red Oak);
  5. Sequoia (Redwood).

Bacchette di legno marrone scuro

Ancora meno sono i legni da bacchetta di colore marrone scuro, ricavate da queste piante:
  1. Noce (Walnut) era la bacchetta di Bellatrix Lestrange. Siamo curiosi di scoprire di più su un'altra componente della famiglia Lestrange, seppur non direttamente imparentata con Bellatrix, ossia la misteriosa Leta, e sul suo rapporto con Newt Scamander;
  2. Noce nero (Black Walnut);
  3. Olmo (elm) è la bacchetta di Lucius Malfoy, quella che Lord Voldemort gli requisisce per affrontare Harry.

Bacchette di legno nero

Concludiamo con l'ultima tipologia di legno contemplata da Pottermore, ossia quello nero:
  1. Ebano (Ebony);
  2. Sambuco (Elder) *: ne abbiamo già parlato a proposito delle bacchette gialle, o marrone molto chiaro. Non sappiamo come andrebbe classificato, perché c'è una discrepanza fra le illustrazioni del vecchio Pottermore (dove il sambuco era giustamente indicato come marrone molto chiaro) e il nuovo Pottermore, dove ci risulta che venga illustrato in nero. Ne abbiamo già discusso anche in questo post, senza approdare a nulla: Bacchette nel nuovo Pottermore: caratteristiche.
Vanno menzionati altri tipi di legno, non compresi in questa lista:
  • Mogano (Mahogany), inspiegabilmente non descritto nel contenuto esclusivo. Lo sconcerto è dovuto al fatto che la bacchetta di James Potter, che lo stesso Olivander sostiene di avergli venduto nel capitolo 5 della Pietra Filosofale, era proprio di questo legno! Svista della Rowling?
  • Legno di Rosa (Rosewood), legno della bacchetta di Fleur Delacour, dotata addirittura di un nucleo in capello di Veela;
  • Biancospino di palude (Swamp mayhaw), legno usato dall'americana Violetta Beauvais per le sue bacchette, con nucleo di peli di Rugaru (fonte: Storia della Magia nel Nord America);
  • Angelica spinosa (Prickly Ash), o Aralia spinosa, era il legno della prima bacchetta prodotta da Isotta Sayre e James Steward, per Chadwick Boot (fonte: Scuola di Magia e Stregoneria di Ilvermorny).

10 commenti:

  1. Miao a tutti!
    Si raccomanda di non usare legno di grattatoio di stregatto, altrimenti la vostra bacchetta sarà leggermente "soffiante", ghghgh!
    Vostro Stregattaccio!

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  2. Caspita, ne ho appena costruita una, con cuore di pelo di stregatto! Dici che non la posso utilizzare?

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    1. Miao OmbraUnicorno,
      io non dico, miagolo, ghghgh! La puoi utilizzare, ma se fa le fusa, toelettala con i sali di salsiccia.

      A proposito, sarai Bia Gnaoahkito, principessa giapponese stregatta, e giovane seconda moglie di Noli Me Tangere.
      Matrimonio inizialmente per ragion di stato, ma poi finirai per amarlo davvero.
      Miagola il saggio...'una flase d'Amole può liscaldale tle mesi d'invelno!'
      Tuo Stlegattaccio.

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  3. Risposte
    1. Miao Francesca Rossi,
      miagolamente prego, ghghghgh! Saluti da Eileen!

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    2. Ci posti qualche altra traduzione? Magari sui Malfoy di cui non sappiamo nulla? :-)

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  4. Salve, volevo chiedervi se scriverete un articolo relativo ai premi che Pottermore assegna all'interno del contesto "Club del libro" e uno relativo all'esplorazione virtuale del Castello di Hogwarts.

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    1. Ciao, mi spiace ma per ora non ho tempo di scrivere articoli a riguardo, sono oberata di impegni e il tempo da dedicare al blog si è drasticamente ridotto!
      Spero comunque di trovare modo di scriverci qualcosa, prima o poi! :-)

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  5. Volevo dare un'ulteriore indicazione su un altro legno citato all'interno della saga, ossia il prugnolo, tale legno infatti è quello della bacchetta del ghermidore (sottrattagli da Ron) che Harry ha utilizzato per un periodo dopo che la sua era stata distrutta.

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    Risposte
    1. Grazie per la precisazione, in effetti mi era sfuggito! ;-)

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Harry Potter - Sorting Hat 3